IL DARFO SOLO IN VETTA
Sotto di due a zero con la terzultima in classifica, una porta che sembra stregata e poi 3 gol in 8 minuti: un elogio della follia. Stiamo parlando del Darfo che dopo le magie di Rezzato sembra crollare sotto i colpi della Romanese, complice qualche leggerezza di troppo. Ma quando tutto sembrava finito, quando sugli spalti qualcuno pensava già di andarsene, ecco il ribaltone: da 0-2 a 3-2 in una manciata di minuti. Non stiamo parlando di Juve o Fiorentina, ma di un Darfo che sta diventando sempre più grande, che dopo aver scherzato col fuoco torna a fare quello che gli riesce meglio: vincere e prendersi alla vetta a suon di gol. Lo avevano preannunciato: non sarebbe stato facile, perché contro il fanalino di coda Romanese dell’ex Nicolini chiunque sarebbe stato tentato di abbassare la guardia. Il Darfo del Prato non lo ha fatto perché, partito con il classico 4-3-3, si è messo subito a macinare gioco. La prima occasione già al 6’, quando a Spampatti, invitato da un cross di Galelli, non riesce l’anticipo su Mazzetti. Si passa direttamente al 20’, quando i neroverdi hanno fra i piedi una doppia chance: prima Galelli approfitta di un rimbalzo e calcia tastando i riflessi del n.1 ospite, poi sul successivo corner ci prova Panatti, ma il suo tentativo termina fuori. Arrembante l’assedio del Darfo, alla Romanese non resta altro che serrare le fila e rifugiarsi in area. Al 31’ tocca a Nibali provare ad aprire le marcature: ma la sua conclusione dal limite finisce dritta addosso a Mazzetti. Due minuti dopo altro traversone di Galelli in direzione Spampatti, ma il n. 9 manca anche stavolta l’appuntamento con il gol. Partita a senso unico, che all’improvviso cambia direzione: minuto 41, Bakayoko attera l’ex Adrense Vitari in area. L’arbitro non ha dubbi, calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Zanoni, Petrisor intuisce, ma non basta. La Romanese passa in vantaggio. Prima del riposo, c’è solo tempo per un’incornata di Bakayoko alta sopra la traversa, la reazione deve arrivare tutta dalla seconda parte di gara.Il Darfo rientra in campo deciso e tenace più che mai, ma ancora una volta si deve arrendere di fronte a una porta che sembra davvero stregata. Al 2’ minuto il colpo di testa di Galelli sfiora il palo, due giri di lancette più tardi Zanardini si divora invece il pareggio calciando alto da due passi. Al 11’ il capitano ci riprova calciando dal limite, la sfera sembra finire in rete, ma sfiora solo il palo. È il preludio a quello che accadrà 9 minuti più tardi, perché se l’ingresso di Vaglio al 18’ passa del tutto inosservato, di certo non accade alla leggerezza difensiva dei neroverdi. Petrisor rinvia di tutta fretta un pallone perso da Muchetti, il pallone finisce sui piedi di Dianda che da centrocampo insacca a porta sguarnita. 2-0 Romanese e Darfo vicinissimo al tracollo. Al 28’ spazio anche a Lauricella per uno spento Spampatti e da qui ha inizio il miracolo: tutto nell’arco di 8 minuti. Minuto 35: Lucenti risolve una mischia in area e mette il pallone in rete. 1-2. Passano due minuti ed ecco l’aggancio: Galelli viene steso in area, dagli undici metri si presenta il subentrato Vaglio che non manca il bersaglio. Pareggio e gioia incontenibile del Darfo, ma nulla in confronto a quello che accadrà al 44’. Il Comunale spinge i neroverdi, lo stesso fanno i terzini sulle fasce: Savoini la mette in mezzo, sponda di Filippi e girata vincente di Riccardo Vaglio: 3-2 e sorpasso che ha del clamoroso. La partita si chiude qui, il Darfo grazie al pareggio della Pro Patria sale solitario in vetta e si fa una passeggiata nel paese delle meraviglie. Perché lo si sente dire spesso, tutti i migliori, un po’ matti, lo sono.
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