IN BERGAMASCA IL CASSIERE DEI TERRORISTI

Parte dei soldi raccolti, secondo gli inquirenti, sarebbero serviti per finanziare il terrorismo in Siria: armi, auto e medicine per i jihadisti acquistati con il denaro raccolto tra gli immigrati e inviato nelle zone di combattimento attraverso un sistema basato solo sulla fiducia, dunque non tracciabile poiché viaggia totalmente al di fuori dei circuiti finanziari. Le inchieste della polizia e della Guardia di finanza hanno scoperto due distinte cellule di supporto a Jahbat Al Nusra, l’organizzazione terroristica siriana di matrice qaedista che combatte contro il regime di Bashar Assad e che, soprattutto, ha metodi e organizzazione molto simili a quelli dello Stato islamico. : in 13 sono finiti in carcere mentre uno degli indagati risulta al momento latitante. Assieme agli arresti sono scattate una serie di perquisizioni nei confronti degli altri indagati, una ventina in tutto, non solo in Lombardia e Sardegna ma anche in Veneto ed Emilia Romagna. Tra gli indagati a piede libero c’è Mouna Farih, marocchina di 31 anni residente a Brembate, che secondo il gip sarebbe stata collaboratrice, segretaria, custode e delegata al ritiro del denaro contante per conto di Hakim. Soldi che provenivano da attività illecite, come la tratta di esseri umani sulla rotta balcanica, che era gestita da alcuni appartenenti alla comunità siriana di Erba. Una seconda ordinanza di custodia in carcere a Bergamo è stata emessa dal gip di Brescia ad Ahmed Hakim, marocchino di 52 anni residente a Bottanuco. L' uomo era già finito in manette lo scorso 28 novembre, arrestato dalla Guardia di finanza di Milano insieme ad altri 12 stranieri accusato di utilizzare il suo phone center di Capriate (ormai chiuso) per fare da collettore di denaro di provenienza illecita per centinaia di migliaia di euro, che avrebbe trasferito in Ungheria. È accusato, insieme ad altri, di aver fatto da intermediario nel passaggio di denaro tra cittadini prevalentemente siriani sparsi tra Svezia, Ungheria, Turchia, guadagnando una percentuale tra lo 0,5 e il 4% e lucrando anche sul cambio.

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