CONTRO LA PIRATERIA ALIMENTARE

Bloccare il regolamento dell'Unione Europea sulle etichettature dei prodotti. E' l'obiettivo della mozione presentata dalla Lega in difesa del made in Italy ed approvata questo martedì in consiglio regionale. Per difendere le aziende italiane, in etichetta, ribadiscono da tempo anche le associazioni degli agricoltori, devono essere indicati non solo gli ingredienti ma anche il loro luogo di produzione e lavorazione. Solo così il consumatore può sapere se ciò che mangia è prodotto interamente in Italia e con ingredienti solo italiani. Le norme europee invece non consentirebbero di risalire a tali informazioni, favorendo la pirateria alimentare e i prodotti cosiddetti “tarocchi”. Un regolamento che non dovrà nemmeno essere ratificato dal nostro Parlamento perchè è stato vagliato esclusivamente da un comitato espressione dei governi dei Paesi membri, compesa l'Italia con il delegato del governo di Gentiloni, accusato dalla lega di non aver quindi tutelato l'agroalimentare italiano. Per questo ha votato contro la mozione, il pd. “Nella provincia di Brescia in particolare - il consigliere regionale leghista Federica Epis, Capogruppo Lega VIII Commissione Agricoltura - troverebbero assoluto giovamento, con una migliore etichettatura sulla provenienza alimentare, sia tutta la filiera del latte, che in bassa bresciana è di altissimo valore, che le innumerevoli produzioni locali di prodotti d’eccellenza, come i formaggi di montagna e i pregiatissimi salumi bresciani”.Prima della seduta del consiglio regionale la Lega ha anche protestato davanti al grattacielo Pirelli. Presenti, fra gli altri, l' europarlamentare Angelo Ciocca, e l'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi. "Nei supermercati di tutto il mondo si vende l'italian sounding, il falso italiano, e vale 60 mld di euro.

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