DIAGNOSI E MONITORAGGIO DELLA SLA
A dicembre è stata varata la legge sul testamento biologico, mentre già dal 2014 l'Associazione Italiana Sclerosi laterale amiotrofica, AISLA, aveva redatto un documento sulle scelte terapeutiche: ma evidentemente questi strumenti da soli non bastano a gestire una malattia insidiosa per la quale non esiste un farmaco, mentre il paziente ha bisogno di molti esperti formati che lo sostengano in tutto il difficile percorso della vita. Se ne è parlato questo giovedì all'Ospedale di Esine in un importante convegno a molte voci, organizzato da Cornucopia, società cooperativa sociale onlus di Breno, con il patrocinio di Regione Lombardia, dell'AISLA, dell'ASST della Val Camonica, del Rotary Club Lovere-Iseo-Breno e con un importante e generoso contributo di privati. Il percorso di presa in carico del paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica entra nel cuore delle riforma sanitaria regionale sulla presa in carico del paziente cronico dove l'imperativo scientifico, morale, culturale e sanitario è “prendersi cura” e non semplicemente “curare”. Il Convengo è stato moderato dal dottor Giuseppe Garatti, già primario della Medicina di Esine ed ha visto alternarsi un pool di esperti, neurologi, pneumologi, medici palliativisti, riabilitatori, psicologi, con un buon numero di volontari, essenziali perché dalla cura si passi al prendersi cura.
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