SI E' IMMOLATO PER I SUOI ALPINI

Walter Belotti, instancabile, appassionato e competente animatore del Museo della Guerra bianca in Adamello di Temù, ha vinto un'ennesima battaglia: quella di riportare l'orologio della storia alla data del 13 giugno 1918 quando nella conca del Serodine sulle cime del Tonale occidentale a quota 2.570 metri perse la vita don Giuseppe Canova, tenente Cappellano militare, figura riscoperta e valorizzata grazie ad un lungo lavoro del Centro Studi Valle Imagna che ha raccolto e pubblicato in ben 1.334 pagine divise in due volumi oltre 700 lettere del “Prete-soldato”. Questa domenica dopo un anno di preparazione e contatti, oltre 100 persone sono salite dove una croce sopra i resti del piccolo cimitero militare del Serodine ricorda il sacrificio di don Giuseppe e dei suoi soldati. Da 20 anni almeno Walter Belotti ha lavorato alla ricerca del sito di quel piccolo cimitero militare, dove furono sepolti in tutta fretta 24 soldati italiani e 12 austriaci, le cui salme furono recuperata a fine guerra e trasferite a valle. Quel luogo è stato recuperato e onorato con la cerimonia solenne di questa domenica 16 giugno. Sul luogo del sacrificio dei militari del Serodine Walter Belotti con i coristi dei Cori Vallecamonica e La Pineta ha raccontato una storia tratta dai documenti delle trincee; quindi i partecipanti alla cerimonia hanno partecipato alla S. Messa domenicale celebrata ai piedi della croce del piccolo cimitero, al termine della quale c'è stata la commossa “Preghiera dell'Alpino” e la deposizione della corona d'alloro al cippo che ricorda tutti i Caduti della prima guerra mondiale.

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