RICOSTRUITO UN ALTRO TASSELLO DI STORIA

Ora hanno un nome tutti i 23 soldati italiani uccisi dagli austriaci nel primo tentativo di riconquistare il Passo Paradiso e i Monticelli, il 9 giugno 1915: la zona era stata abbandonata dagli italiani alla vigilia dell'entrata dell'Italia in guerra il 24 maggio 1915. Quei soldati, tutti del Battaglione Morbegno, furono mandati a combattere in divisa grigio-verde sulla neve, allo scoperto, sotto i tiri micidiali dei cecchini appostati nelle ridotte sicure delle rocce intorno. Dopo la scoperta del masso sul quale venne celebrata per loro una messa da parte del Cappellano austriaco, ora è stata trovata la zona della loro prima sepoltura ed il masso sul quale erano riportati con vernice nera tutti i loro nomi. Questo mercoledì il museo della Guerra bianca in Adamello di Temù, che sta effettuando una lunga, appassionata e documentata ricerca anche sui cimiteri militari della prima guerra mondiale, ha organizzato una cerimonia nella zona della prima sepoltura dei 23 soldati italiani. Alla cerimonia, aperta da letture a tema e conclusa con la S. Messa per i Caduti della zona, hanno partecipato alpini, ricercatori, appassionati e turisti. Il Sindaco di Vermiglio, dove nel giugno 1915 c'era il comando delle truppe austriache, ha fatto gli onori di casa, mentre i Cori Vallecamonica e La Pineta con il gruppo di ottoni della Banda cittadina di Darfo hanno sostenuto con canti e musiche a tema la manifestazione. Ora lungo il sentiero militare 14A che dal Passo Paradiso, lungo il sentiero della Pace è possibile raggiungere in pochi minuti anche quella zona, sacra alla Patria.

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