COMPRENSORIO ALL'ASTA A LIZZOLA
Lizzola va all’asta. La svolta avviene con il bando di gara messo a punto dal curatore fallimentare di Sviluppo turistico Lizzola, Osvaldo Esposito, che mette nero su bianco sulla vendita dei terreni che costituiscono il demanio sciabile di Valbondione, a partire da 120 mila euro. Terreni che, con i quattro impianti di risalita – le seggiovie biposto Lizzola-Cavandola, Cavandola-Rambasì e Del Sole-Sponda Vaga oltre alla triposto Due Baite-Biok –, erano nella disponibilità della Cooperativa Nuova Lizzola che li ha gestiti prendendoli in subaffitto dal Comune di Valbondione, che a sua volta li aveva affittati dal fallimento. Ma perché vendere, se dal 2014 è in essere un contratto di affitto di sei anni rinnovabili? Semplice: perché questo contratto non esiste più: il Comune guidato dalla sindaca Sonia Simoncelli, dopo aver risolto il contratto di affidamento stipulato con Nuova Lizzola – coop accusata di non aver mai pagato 47.628 di canoni di locazione all’ente che però li ha nel frattempo corrisposti al fallimento –, il 14 giugno scorso ha inviato al curatore la lettera di fine locazione. Rispettati i sei mesi di preavviso sulla scadenza annuale, fissata ogni 14 dicembre, ha quindi sciolto il contratto. Nel frattempo, però, la coop Nuova Lizzola ha presentato la sua offerta per l’acquisto dei terreni del comprensorio sciabile, intento anticipato dal presidente Michael Semperboni ad aprile, appena eletto: 120 mila euro per comprare 1.946.222 metri quadrati di pascoli e prati su cui si trovano rifugi e impianti di risalita, i cui manufatti di partenza e di arrivo, però – come fa notare la perizia redatta un mese fa dal geometra Enrico Ambrosini – non sono mai stati accatastati. Il che fa concludere al perito che: “in assenza di accatastamento, unitamente alla non più rispondenza alle norme di legge e alle evidenti carenze manutentive, i nostri impianti sono vendibili solo se inseriti nella cessione complessiva del comprensorio sciistico in una logica di continuità, con assunzione di responsabilità da parte del possibile acquirente”. Il primo lotto dell’asta si terrà il 14 settembre alle 9 nello studio del curatore in via Pradello 17 a Bergamo, mentre le offerte vanno presentate allo stesso indirizzo entro il giorno prima a mezzogiorno.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!