COMPRATO IL RIFUGIO MIRTILLO

“E' sicuramente un piccolo ma significativo passo avanti per Lizzola. Finalmente diventato nostro dopo che lo avevamo gestito per tre stagioni di fila. Così commentano l'acquisto all'asta del Rifugio Mirtillo i soci della cooperativa Nuova Lizzola. Mentre l'abbondante nevicata degli ultimi giorni ha regalato un paesaggio tipicamente invernale con oltre 70 centimetri di coltre bianca a 2000 metri di quota, la cooperativa proprietaria degli impianti è al lavoro. “Per stare al passo con le manutenzioni sulle seggiovie e il battipista: nei giorni scorsi siamo andati in Val Sedornia. L’apertura per il momento la lasciamo fissata all’Immacolata”, spiega Omar Semperboni. Quella di Nuova Lizzola è stata l’unica offerta giunta alla seconda asta dei beni di Mountain Security: in vendita c’erano il Mirtillo a partire da 55.763 euro con rilancio minimo di 2 mila euro, il rifugio Due Baite da 176.023 euro con rilancio minimo di 5 mila euro e il Rifugio 2000 da 42.751 euro, con rilancio minimo di 1.500 euro. “Il Mirtillo è stato venduto alla Cooperativa Nuova Lizzola per 56 mila euro – spiega il curatore fallimentare Emiliano Fantoni –, cifra proposta nell’unica offerta arrivata ieri. Ora procederemo speditamente con la terza asta per gli altri due rifugi, pare che qualcuno di interessato ci sia”, soprattutto al Due Baite: “A breve due soggetti dovrebbero formalizzare la loro offerta”, prosegue Fantoni che procederà quindi a pubblicare una nuova asta, verosimilmente ribassata del 10 per cento rispetto ai prezzi dell’asta precedente. “Aver portato a casa il Mirtillo è motivo di vanto – commenta Omar Semperboni –: è una base d’appoggio importantissima per la stagione sia invernale, sia estiva, visto che è a 10 minuti dal Sentiero delle Orobie che va dal Curò all’Albani. Ma ora ci concentriamo sulla neve”.

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