L'ATLETICA NOSTRANA A BERLINO
Tempo di bilanci in casa Italia al termine dei Campionati Europei di Berlino. Azzurri bene nel nuoto e nel ciclismo, mentre qualcosa in più ci si aspettava dall’atletica, salvata anche grazie al contributo degli atleti nostrani. Qualche spiraglio di sole arriva, infatti, dalla provincia bresciana e, soprattutto, bergamasca. Sponda orobica si apre un mezzo sorriso nella maratona femminile grazie alla prestazione di Sara Dossena. La 33enne originaria di Clusone, ma residente a Gallarate, tornata di recente a calcare il mondo dell’atletica dopo una parentesi nel triathlon, ha chiuso sesta segnando il suo record personale. I 42 km e 195 metri di Fidippide sono sempre più il presente (anche) di Sara Dossena. 2h 27’e 53” il suo tempo che l’ha resa l’undicesima miglior atleta di sempre a livello tricolore. Un crono che sommato a quello delle compagne Catherine Bertone, Fatna Maraoui e Laura Gotti ha consentito all’Italia di prendersi la seconda posizione nel medagliere a squadre. Un ottimo risultato quindi per la runner orobica, alla sua seconda esperienza in una maratona, dopo quella ugualmente positiva di New York 2017. La 42 chilometri e 125 metri ha regalato, però, grandi emozioni anche a Yassine Rachik, di origine marocchine, ma cresciuto fin da bambino a Castelli Calepio: per lui bronzo individuale, oro a squadre con personale migliorato a 2h12’ e 09”, al termine della più classica delle performance garibaldine. Nel gruppo di testa sia al 10° km (30’56”), che alla mezza (1h05’54”), il 25enne d’origine marocchina arrivato da bambino a Cividino di Castelli Calepio.Sponda bresciana, sei atleti e una sola medaglia: proprio quella conquistata da Laura Gotti nella maratona. Un Europeo luci e ombre quello dell'atleta di Colombaro, arrivata a Berlino non al meglio, ma che può comunque sorridere. La parrucchiera sebina, in forza alla Polisportiva Capriolese, ha chiuso infatti la sua gara al 46esimo posto in 3h 34' e13 a causa di un problema fisico sorto al 15° chilometro della corsa, ma grazie ai piazzamenti delle sue compagne di squadra, Dossena in primis, è riuscita a salire sul secondo gradino del podio conquistando l’argento a squadre. A lei il merito di aver tenuto duro nonostante il dolore e di aver portato a termine la gara alla sua prima apparizione con la maglia azzurra. Non è diventa realtà, invece, la speranza di vedere in gara anche il camuno Roberto Rigali, benché fosse tra i convocati azzurri per Berlino. Il portacolori della Brixia Atletica avrebbe dovuto correre la staffetta, ma non ha figurato nel quartetto schierato dal direttore tecnico in semifinale. Sarebbe potuto rientrare tra i titolari in caso di eventuale finale, ma la squalifica della staffetta italiana ha negato questa possibilità al promettente atleta originario di Borno. In chiusura dei campionati, bilancio dunque tutto sommato positivo per i nostri atleti, capaci di farsi notare e, soprattutto, di portare in alto le nostre province anche sotto il cielo di Berlino.
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