PROVINCIA DI BERGAMO: CERCASI PRESIDENTE

Ormai è certo: l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Bergamo e dei consiglieri provinciali avverrà il 31 ottobre prossimo. La data è stata scritta nel Decreto Mille Proroghe pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio 2018. È pur vero che lo stesso dovrà essere riconfermato dal voto della camera ai primi di settembre, ma questo passaggio non dovrebbe introdurre altri cambiamenti. Purtroppo si voterà ancora con le regole della Legge Delrio, che era stata scritta in previsione della soppressione delle Province. Nonostante le forti aspettative di una radicale modifica delle norme con la richiesta di ripristinare l’ elezione diretta da parte dei cittadini, magari facendo coincidere la data delle elezioni con quelle europee e comunali del maggio 2019, l’attuale Governo, a causa della “non disponibilità” dei 5 Stelle, come ben si sa, propensi ad abolire l’ istituzione provincia, ha deciso di procedere con le regole “Delrio”. Nel 2014, a seguito di contrasti sorti tra Forza Italia e Lega sulle candidature di Treviglio e Caravaggio, ci fu l’ accordo tra azzurri e Partito democratico, che ancora resiste. A distanza di quattro anni tanto si è fatto e detto, politicamente parlando, ma non è escluso che il tutto si possa ripetere. Gli interventi di Alessandro Sorte a favore di Claudio Bolandrini, sindaco di Caravaggio, dei giorni scorsi lo fanno presagire. All'orizzonte però ci sono anche le elezioni comunali ed europee e questo potrebbe condizionare le scelte. Il PD sembra prediligere un “accordo a tre” tra PD, FI e LEGA ritenendo l’attuale situazione, transitoria, per poi puntare ad una riforma condivisa della legge Delrio. Sembra sia già pronto a farsi carico dell’impegno un sindaco pensionato della Bassa. La Lega, priva di un Segretario politico, sostituito da un commissario, riunirà nei prossimi giorni il proprio direttivo per verificare eventuali candidature e mettere a punto gli obiettivi e le strategie utili a trovare la soluzione. Subito dopo inizieranno i confronti tra le segreterie degli altri partiti. Non c’è molto tempo per pensarci.

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