DRAMMA A GAZZANIGA
Luigi Stefano Zanoletti, 14enne di Marinoni di Ardesio, non ce l'ha fatta: è morto al papa Giovanni di Bergamo in seguito alle gravissime lesioni riportate nell’impatto tra due pullman di linea a Gazzaniga mentre si trovava nei pressi di una pensilina di sosta della stazione della Sab. Un pullman autosnodato che aveva a bordo solo 5 studenti ha speronato un altro bus in servizio tra Gazzaniga e Ardesio, dove stava salendo un numeroso gruppo di giovani che sono stati travolti dal pesante automezzo. 3 studenti sono parsi subito molto gravi: Luigi Stefano Zanoletti ed il suo compaesano e coetaneo Simone Bigoni e Paolo Marzupio di 16 anni. L'assurdo incidente è accaduto attorno alle 13.00 quando centinaia di ragazzi, usciti dall'Istituto di Istrizione secondaria superiore della Valle Seriana di Gazzaniga era uscito dalla scuola per fare rientro a casa. Accanto a Luigi, pronti a salire sul pullman diretto in alta Valle Seriana, tra gli altri studenti vi erano anche il compagno della classe prima C del liceo scientifico e compaesano di Luigi, Simone Bigoni e Paolo Marzupio di due anni più grande frequentante la terza B dell’indirizzo meccatronica e che avrebbe poi proseguito il viaggio fino a Novazza di Valgoglio, dove abita. I tre ragazzi, investiti in pieno sono stati portati in ospedale in gravi condizioni, per i traumi riportati nello scontro tra i due pullman della Sab. Per Luigi non vi è stato nulla da fare è morto al Papa Giovanni dove è giunto con l'elicottero del 118 di Brescia, mentre i medici lo stavano operando in un disperato tentativo di salvarlo. Paolo Marzupio ha riportato gravi traumi agli arti inferiori: è stato intubato e trasportato dall'elisoccorso di Bergamo all'ospedale San Gerardo di Monza, dove è stato operato e quindi ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata. Simone Bigoni invece non è in pericolo di vita: l'ambulanza della Croce Verde di Colzate lo ha portato prima all'ospedale di Alzano; da qui è stato subito trasferito al Papa Giovanni di Bergamo. I tre ragazzini stavano per salire sul pullman diretto ad Ardesio che, poco dopo le 13, è stato speronato dall’autosnodato di 18 metri che sopraggiungeva da Albino. Gli autisti dei due mezzi sono indagati per omicidio colposo e lesioni colpose. Il pm titolare dell’inchiesta Giancarlo Mancusi ha aperto il fascicolo a carico dei conducenti dei due pullman, un 52enne di Nembro che era alla guida del bus diretto ad Ardesio, e un 58enne residente a Nembro e di origine senegalese, conducente dell'autoarticolato. Il magistrato ha disposto il sequestro dei due mezzi ma anche dei cellulari di entrambi gli autisti. La polizia locale ha acquisito i filmati ripresi dalle 6 telecamere posizionate in zona le cui immagini potrebbero chiarire meglio la dinamica dell’incidente. I pullmann di servizio per la Scuola sono stati fermati a Fiorano dai carabinieri: l'area è rimasta chiusa per ore per consentire i soccorsi ed i rilievi di legge. In base ai primi elementi e alle testimonianze raccolte, pare che l’autosnodato si fosse appena fermato alla sbarra e fosse poi ripartito impegnando la curva verso la pensilina coperta della stazione ma sulla sua strada, in mezzo alla corsia, c’era il pullman per Ardesio, fermo e vi è stato il violento impatto. Appena lanciato l’allarme è scattata la macchina dei soccorsi: oltre alle ambulanze da terra, sono giunti anche due elicotteri del 118 con il personale sanitario, i vigili del fuoco di Bergamo, Clusone e Gazzaniga, i Carabinieri, gli uomini della Polizia locale. .Luigi abitava a Marinoni, minuscola frazione di Ardesio, sulla strada verso Valcanale e ieri mattina era partito presto, come al solito, per raggiungere la sede dell’Isiss a Gazzaniga: lascia il papà Giuseppe, la mamma Alessandra Corbetta e la sorella minore Chiara.
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