MALTEMPO SUMMIT IN REGIONE

Uno dei temi al centro della giunta regionale del 5 ottobre è stato il maltempo: i danni provocati da trombe d'aria e temporali a strade, boschi, fiumi e paesi, ammontano a circa 40 mln di euro in Lombardia. Per questo il presidente della Regione Attilio Fontana ha chiesto lo stato di emergenza che permetterà di fare arrivare sui territori più colpiti risorse dello Stato. Nel frattempo è la Regione ad attivarsi: nelle scorse si sono riuniti gli assessori alla protezione civile Pietro Forini, all'agricoltura Fabio Rolfi, alla montagna Massimo Sertori e al bilancio Davide Caparini, per capire quante e quali risorse mettere in campo da destinare alla fase dell'emergenza e a quella della post emergenza. Tra le province più colpite la provincia di Brescia dove si contano danni per circa 20 mln di euro, e quella di Bergamo con 12 mln di euro. La maggior parte dei danni è nelle valli dove ci sono versanti da mettere in sicurezza perché le frane minacciano i centri abitati, è di questo lunedì il sopralluogo dello Ster a Corteno Golgi per mettere in sicurezza l'abitato di San Pietro; ci sono ferrovie interrotte come la linea Brescia Iseo Edolo a Nadro di Ceto; ci sono strade su cui incombe la caduta di materiale pericolante, come la SS42 a Berzo Demo; ci sono fiumi da pulire perché intasati da rami e detriti come il fiume Oglio ad esempio a Malonno; ci sono strade da ripristinare come quella che collega Viminore con le sue frazioni; ci sono linee elettriche su cui intervenire negli abitati dove è ancora in funzione il generatore e soprattutto, ci sono boschi interi rasi al suolo, soprattutto sui comuni di Sonico, Valsaviore e Bienno, che necessitano di essere ripulite prima dell'arrivo della neve. Terminate le opere per riportare la situazione alla normalità, compito della Regione sarà trovare le risorse per aiutare i comuni a realizzare le opere di prevenzione. Quelle realizzate negli scorsi anni, come ad esempio quelle in Val Rabbia a Sonico. Nel 2018 la Regione ha investito circa 70 milioni di euro e ora ha sollecitato il ministro dell'Ambiente per avere i 148 milioni di euro che spettano alla Lombardia per la difesa del suolo in base ad un accordo con il Governo centrale.

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