DE PEDRO RISPONDE AL GIP

Ha risposto alle domande del GIP Fabio De Pedro, il sindaco di Paspardo che dalla scorsa settimana si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di turbativa d'asta. Ha fornito al giudice per le indagini preliminari, assistito dal suo avvocato, il dott. Achilli, le spiegazioni dovute. Ora è in attesa che il tribunale si pronunci in merito alla richiesta, avanzata dal suo legale, di revoca della misura cautelare. Dovrebbe arrivare nel giro di qualche giorno. Intanto Fabio de Pedro, sindaco di Paspardo rieletto lo scorso anno alla guida di una lista civica, è stato sospeso dall'incarico con un provvedimento del prefetto. La guida del comune è affidata alla vice sindaco, anche lei indagata, insieme all'assessore ai lavori pubblici, nella stessa inchiesta che vede coinvolto il primo cittadino, quello che lo ha visto finire agli arresti domiciliari, giovedì scorso per turbativa d'asta. Ad eseguire l'ordinanza di custodia, emessa dal GIP del tribunale di Brescia su richiesta del pubblico ministero Ambrogio Cassiani, i carabinieri di Breno e di Capo di Ponte. Sotto la lente degli inquirenti sono finiti gli appalti per i lavori di riqualificazione energetica del municipio. Il sindaco avrebbe diviso i lavori in una serie di lotti – nove – da meno di 40 mila euro l'uno per poter affidare direttamente le opere a ditte della zona. Questo sarebbe possibile, secondo le normative, solo se i lotti fossero stati indipendenti l'uno dell'altro, cosa che secondo gli inquirenti non era possibile in questo appalto, tanto è vero che gli accertamenti effettuati durante le indagini – tramite l'acquisizione di documenti in municipio – avrebbero confermato l'irregolarità delle procedure d'appalto.

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