BRACCONAGGIO IN VALLE CAMONICA

La Valle Camonica si dimostra ancora una volta terra di bracconieri non solo per reti abusive e cattura di specie protette di volatili, come dimostrano le numerose operazioni antibracconaggio di cui la nostra emittente ha sempre dato notizia, ma anche per la caccia di frode agli ungulati. Lo dimostrano le carcasse di animali trovate dalla polizia provinciale nei giorni scorsi, nel comprensorio di Ponte di Legno. Gli agenti si sono imbattuti in una femmina di capriolo uccisa, in un giovane cervo e nella carcassa di un cinghiale. Ad aver abbattuto la femmina di Capriolo, un cacciatore di ungulati, sorpreso dalla polizia provinciale proprio dopo aver abbattuto l'animale. Il cacciatore, residente nell’alta valle, è stato denunciato alla procura di Brescia e il suo fucile sequestrato. Le carcasse del Cinghiale e di un Fusone (giovane maschio di Cervo) erano invece nel bosco, abbandonate dopo l'uccisione da parte di altri bracconieri. Le fotografie degli animali uccisi sono state postate su facebook dalla polizia provinciale di Brescia che parla di “più atti di bracconaggio in Valle Camonica”. Durante il solo mese di novembre sarebbero stati tredici gli ungulati uccisi.

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