TRATTATIVA PER IL CONTRATTO ALLA DALMINE
Lo sciopero ha sbloccato la trattativa e così, dopo un primo incontro, nei giorni scorsi, il prossimo appuntamento per il contratto aziendale della Tenaris Dalmine, tra l'azienda e le organizzazioni sindacali è stato fissato per il 7 gennaio. “Speriamo che con quell’incontro la trattativa si possa chiudere, e le nostre richieste siano finalmente prese in considerazione”. Richieste chiare, espresse da più tempo alla proprietà e palesate nello sciopero del settembre scorso da CGIL CISL e UIL: investimenti industriali e un piano industriale, l'assunzione dei lavoratori oggi impiegati a tempo determinato ed una revisione dei salari con incrementi sulle indennità, sui premi. Il contratto aziendale era fermo da quattro anni. L'ultimo incontro pare abbia prodotto passi avanti importanti sulla parte normativa. “Ora ci aspettiamo il decisivo affondo sulle ultime questioni e un’intesa sugli aspetti economici (indennità e premi) con l’obiettivo di chiudere l’accordo al termine delle festività”. Così Pier Capelli, della segreteria FIM CISL di Bergamo ha sintetizzato l’esito dell'ultima riunione seguita alla serie di scioperi che FIM FIOM e UILM hanno attuato per “forzare” la direzione a sedersi al tavolo. Erano almeno tre anni che i dipendenti degli stabilimenti italiani del gruppo Dalmine, Sabbio, Costa Volpino, Arcore e Piombino per un totale di 2 mila occupati non incrociavano le braccia. Hanno deciso le proteste in seguito all'arroccamento dell'azienda sulla trattativa per il contratto integrativo. A qualcosa le proteste dei lavoratori, delle RSU, delle organizzazioni sindacali sono servite, tanto è vero che nel giro di qualche settimana la trattativa ha ripreso corpo. Le organizzazioni sindacali si augurano ora che si chiuda definitivamente dopo le festività.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!