UNA VIA SUI MONTICELLI PER FRANCESCO

Lunedì 4 dicembre a metà mattinata Francesco Cancarini, 28enne di Brescia abitante a Gardone Valtrompia, con una grande passione per la montagna e l'alpinismo, stava risalendo una via aperta da poco lungo la cresta occidentale della catena dei Monticelli, sopra la pista Paradiso del passo del Tonale, a pochi metri in linea d'aria dal passo Paradiso quando all'improvviso ha perso l'appiglio ed è scivolato cadendo per circa 200 metri. A nulla sono serviti gli interventi tempestivi, coordinati dagli Uuomini della Polizia di Stato in servizio sulle piste del Tonale con il Soccorso alpino della Guardia di Finanza e gli uomini della Va Delegazione bresciana del Soccorso alpino e speleologico. Cancarini è morto sul colpo per le gravi ferite riportate. A pochi giorni di distanza dalla tragedia che ha lasciato senza parole il mondo dell'alpinismo lombardo e italiano, Cancarini, detto Canca nell'ambiente alpinistico bresciano, in cui era molto conosciuto e stimato, due amici alpinisti, Fausto Venturelli e Cecco Prati, hanno ripercorso quella via, l'hanno studiata, analizzata e infine attrezzata perché possa essere a disposizione di coloro che sono in grado di affrontarla, potendola ora fare in piena sicurezza. La via è stata classificata di difficoltà 5M dai due alpinisti ed è stata attrezzata e riconoscibile con un cordino blu. Il lavoro di tracciatura è durato circa 4 ore, al termine del quale i due alpinisti sono tornati a Brescia riferendo ai genitori di aver concluso l'operazione e di aver dedicato questa via al loro sfortunato figliolo: da ieri, si chiama via Francesco ed è un regalo forte e commovente al giovane alpinista che proprio nel giorno di S. Lucia avrebbe compiuto 29 anni.

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