SALVI UN ESCURSIONISTA E UNA FAMIGLIA

Sono stati trovati attorno alle 5.00 di questo giovedì 3 gennaio i tre componenti della famigliola di Parma, padre, madre e figlia dodicenne, per i quali era scattato l'allarme attorno alle 2 della notte: erano rifugiati nel bivacco invernale al Rifugio Bozzi e stavano dormendo tranquillamente. I tre, in vacanza in alta Vallecamonica, erano saliti alle Case di Viso nella giornata di mercoledì 2 gennaio e non erano rientrati. Gli amici, non vedendoli rincasare, hanno dato l'allarme: alle 2 della notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 gennaio si sono mossi gli uomini della Va Delegazione bresciana del Soccorso alpino e speleologico della Stazione di Ponte di Legno con gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Edolo, i carabinieri di Edolo, i vigili del Fuoco di Ponte di Legno e di Darfo, con i loro colleghi specialisti SAF e con l'UCL da Brescia. Il campo base è stato posto alle Case di Viso da cui sono partiti gli uomini del Soccorso alpino a piedi, raggiungendo il Rifugio Bozzi a 2.480 metri di quota dove attorno alle 5.00 del mattino hanno trovato la famigliola al bivacco invernale che dormiva tranquillamente. In mattinata, poco dopo le 9.00, tutti hanno fatto rientro a valle. Ieri pomeriggio i tecnici della V Delegazione bresciana del soccorso alpino con i militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Edolo hanno compiuto un intervento in Val Paghera di Vezza d’Oglio per soccorrere uomo di 51 anni di Castel d’Ario che era scivolato mentre stava risalendo in cordata la cascata di ghiaccio denominata “Terrordactyl”. L’incidente è avvenuto a 1600 metri di quota, attorno alle 14.00: la caduta gli ha procurato una lesione alla caviglia per cui non riusciva più a proseguire. 12 tecnici del soccorso alpino sdi Temù e di Edolo con 3 tecnici del Soccorso alpino della Guardia di finanza hanno raggiunto l'infortunato, lo hanno imbarellato e lo hanno affidato ai soccorritori dell'elicottero del 118 di Brescia, che lo ha caricato a bordo con l'ausilio del verricello e quindi lo ha trasferito in volo all'Ospedale di Edolo. Notte di lavoro anche per il soccorso alpino della Valsassina che ha recuperato, attorno alle 5.00 del mattino un ragazzo ed una ragazza di Milano che erano arrivati in treno a Varenna e si erano incamminati verso Lierna, sopra Lecco, a quota 1.800 metri per vedere le stelle. Ma con il buio della notte hanno chiamato i soccorsi perché non riuscivano a rientrare: sono stati raggiunti e riportati a valle infreddoliti ma incolumi.

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