I SALDI COMINCIANO BENE

Moderato ottimismo per il primo week-end dei saldi invernali. E’ questo quanto si percepisce tra i commercianti bergamaschi dopo l’avvio delle vendite di fine stagione. “I primi giorni sono andati discretamente bene sia a livello bergamasco ma anche in generale in Lombardia dove lo scontrino medio si aggira attorno ai 90-95 euro”. I dati sono forniti dal presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature ed articoli sportivi dell'Ascom Confcommercio di Bergamo che è anche componente della giunta nazionale della Federazione Moda Italia. Nonostante le offerte “nascoste” del periodo pre-saldi (vedi black friday e svendite mascherate) il 61% dei consumatori aspetta il periodo ufficiale delle promozioni di fine stagione per poter risparmiare. Pare che quest'anno chi fa acquisti con i saldi sia più interessato alla qualità del capo piuttosto che alla quantità ed al prezzo. Secondo i calcoli di Confcommercio, il giro di affari complessivoper i saldi invernali 2019, sarebbe di circa 5 miliardi, mentre oltre 15 milioni di famiglie saranno interessati alle occasioni. La spesa media prevista, anche a Bergamo, dovrebbe aggirarsi tra i 280 e i 325 euro a famiglia e la spesa pro capite in abbigliamento, calzature e accessori tra i 140 e i 122 euro. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Ascom Confcommercio Bergamo ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato; non c’è l’obbligo della prova dei capi; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante; i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo; il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Confcommercio Bergamo ricorda anche che nel caso di articoli difettosi esiste un decreto legge – il numero n.24 del 2002, secondo il quale l'acquirente ha la possibilità di poter rendere il prodotto e decidere la sostituzione o la riparazione entro due anni.

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