MALTEMPO: IL PENSIERO A 5 ANNI FA

Risveglio sotto la pioggia, neve in alta quota, questa domenica 10 febbraio 2019. Sorpresi i molti che avevano programmato una domenica sci ai piedi, dopo un sabato che ha fatto registrare il pienone nelle principali località sciistiche delle nostre valli. Risveglio assonnato dunque e in alcuni paesi il pensiero ha riportato a quel 10 febbraio 2014, quando l'emergenza aveva costretti i residenti all'isolamento. Furono infatti 1.500 le persone che rimasero isolate nei paesi della montagna bergamasca. Per la precisione 1.000 residenti di Valbondione, quasi 200 a Foppolo, ai quali andavano aggiunti circa 300 turisti. La provincia di Bergamo aveva pubblicato un comunicato in base al quale, a causa di pericolo valanghe, le vie di comunicazione rimanevano chiuse. Il rischio era elevatissimo perché sulle montagne, intorno ai 2 mila metri lo spessore della neve aveva raggiunto i 5 metri. A Valbondione il tratto chiuso al traffico andava dalla contrada Gavazzo alla Valle di Foga (strada agibile invece alla frazione Fiumenero), a Foppolo rimaneva chiusa la strada da Valleve a salire. Ma le attenzione di molti rimanevano concentrate sulla piccola frazione di Ludrigno ad Ardesio, dove il rischio valanga incombeva sull'abitato, dopo che alle 4 della notte un ulteriore distacco aveva incrementato a fondo valle il proseguimento della massa di neve. Certo è che da allora ad oggi le precipitazioni si sono ridotte notevolmente e la scarsità delle riserve idriche aveva raggiunto, prima della recente nevicata, livelli allarmanti. Una domenica, quella odierna che sembra destinata a rimanere una breve parentesi, perché gli esperti annunciano un netto miglioramento. già da domani.

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