TORNA IL SOLE, RESTANO LE FERITE

Temperature in picchiata, neve a bassa quota, vento e pioggia. Così ci accolto il tempo questa domenica mattina al nostro risveglio. E sarebbe normale se fossimo inverno, oggi, però, è il 5 maggio e tutto questo sembra proprio anacronistico. Tempo strano sì, ma ampiamento previsto già nei giorni scorsi dagli esperti meteo. Il maltempo ha sferzato le nostre valli – già nel pomeriggio di questa domenica abbiamo rivisto qualche raggio di sole che tornerà a splendere lunedì e martedì – già dalla serata di sabato con forti raffiche di vento, pioggia, a tratti anche grandine, ma soprattutto neve dai 700 metri in su. A quote più elevate ha lasciato una bella coltre spessa. Colpa di un ciclone artico che che ha puntato sul Mediterraneo ed ha fatto crollare le temperature di oltre 10 gradi sotto le medie stagionali. L'aria fredda, riversandosi sul Mediterraneo ha provocato anche forti raffiche di vento che hanno raggiunto anche i 100 chilometri all'ora e che hanno flagellato soprattutto la zona del Lago di Garda dove nella notte si sono registrate decine e decine di chiamate ai vigili del fuoco. Tra Desenzano, Sirmione, Lonato, Toscolano, Maderno e Soiano praticamente si sono messe al lavoro tutte le squadre dei vigili del fuoco. La squadra dei volontari di Sale Marasino ha operato per cadute alberi sulla provinciale 48 fra Iseo e Polaveno. In Valle Camonica è andata meglio, ma in provincia di Brescia a mezzogiorno si contavano già un centinaio di interventi delle varie squadre dei vigili del fuoco impegnate sul territorio. Si tratta soprattutto di cadute alberi, cartelli stradali e pali dell'illuminazione divelti, piccoli dissesti dovuti alle forti piogge. Sul Lago di Garda si è verificato anche una vera e propria mareggiata con onde altissime. Hanno collaborato con i vigili del fuoco anche le squadre locali di protezione civile, al lavoro anche polstrada e carabinieri per il controllo della viabilità. In Valle Camonica, come detto, non si sono registrati particolari problemi – anche se il vento e la pioggia – hanno fermato alcnune importanti manifestazioni come la Run Aragosta a Capo di Ponte, la veritcal e la sky race di Marone. A causa dell'abbondante nevicata la Polizia di Brescia segnala che i passi alpini Gavia, Crocedomini, Mortitolo e Vivione sono chiuri al traffico, il Tonale è transitabile con catene. Già da domani il tempo sulle nostre valli dovrebbe migliorare, intanto però la Coldiretti Lombardia ha già fatto una prima stima dei danni che questa ondata di maltempo ha lasciato sul territorio: vigneti e alberi abbattuti, serre di vivai scoperchiate e prati di erbai sferzati dalla furia dei vortici d’aria questo ciò che resta tra Lonato del Garda, Padenghe sul Garda, Soiano, Moniga del Garda e Salò dopo il vento e la pioggia delle ultime ore. I tecnici di Coldiretti stanno raccogliendo le segnalazioni delle aziende. Purtroppo – dice la Coldiretti - l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma e si manifesta con una più elevata frequenza di sbalzi termici significativi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al freddo. Le anomalie climatiche, con il ripetersi di eventi estremi, sono costate all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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