BRILLATA IN CAVA LA GRANATA

E' stata fatta brillare questo martedì nella cava Plona di Sonico la granata d'artigliera – 65 millimetri – del secondo conflitto mondiale ritrovata qualche settimana fa in Val Moia, località nel comune di Edolo dagli uomini del locale gruppo di protezione civile impegnati nella pulitura della valle durante le giornate del verde pulito. L'ordigno bellico – privo della spoletta, che è quella parte cosiddetta sensibile della munizione, quella che serve ad innescare l'esplosivo – non era particolarmente pericoloso ma avrebbe comunque potuto offendere se non trattato con i dovuti modi. Ecco allora che bene hanno fatto i volontari che lo hanno ritrovato a seguire le procedure previste in questi casi, cioé allertare le forze dell'ordine che a loro volta mettono in moto la macchina degli artificieri, gli unici titolati a verificare la pericolosità dei residuati bellici e renderli inoffensivi. Così è stato fatto a Edolo. Messa in sicurezza la zona è stato richiesto l'intervento degli artificieri che sono arrivati in zona questo martedì mattina. I militari del Decimo Reggimento Genio Guastatori Cremona Brigata Ariete hanno prima verificato lo stato della granata, l'hanno radiografa in zona, poi l'hanno caricata sul loro mezzo e scortati dai carabinieri della stazione di Edolo – il maresciallo maggiore Rosario Fazio ha sovrinteso a tutte le operazioni – dalla protezione civile del paese e dalla Croce Rossa dell'Esercito che si occupa dell'assetto sanitario alle operazioni, hanno trasferito la granata nella cava Plona. Qui con una ruspa è stata scavata una fossa dove gli artificieri hanno interrato l'ordigno sovraccaricandolo con l'esplosivo per farlo brillare nel cosiddetto fornello, cioé nell'area appositamente creata. Quindi tutti sono stati fatti allontanare e sistemati a distanza di sicurezza e con un telecomando si è fatto brillare l'ordigno che ora è del tutto inoffensivo. Non è la prima volta che in Valle Camonica vengono ritrovati residuati bellici. L'ultimo due anni fa, una granata tedesca 75 millimetri, era stata ritrovata nella zona della falesie di Cividate Camuno e fatta brillare, sempre dagli artificieri del genio guastatori di Cremona nella locale cava Fasanini. Il decimo reggimento genio guastatori di Cremona, che si occupa solo di ordigni bellici, effettua circa 200 interventi di questo genere ogni anno. La loro zona di competenza riguarda tutta la Lombardia e la provincia di Modena. Qualora si ritrovasse un ordigno bellico o qualsiasi residuato è assolutamente sconsigliato toccarlo, in qualsiasi luogo esso sia. In caso di rinvenimento, così come hanno fatto immediatamente gli uomini della protezione civile di Edolo, si devono informare le forze dell'ordine, che arrivano l'iter per l'intervento degli artificieri.

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