SCIVOLA SULL'AVIOLO, MUORE 65ENNE

Una caduta di oltre 100 metri nella zona di Cima Aviolo, a 2870 m di quota, è costata la vita questo sabato a Dante Steffanoni, 65enne di Corte Franca il cui corpo è stato riconsegnato alla famiglia solo questa domenica in seguito a complicate operazioni di ricerca e di recupero. L'uomo, appassionato di montagna, è uscito questo sabato mattina per un'escursione in alta Valle Camonica. A Edolo, lungo la strada del Monte Colmo all'altezza dello spiazzo da cui parte il sentiero per Malga Stain e la Val Galinera, ha lasciato la macchina: direzione cima dell'Aviolo. Il 65enne però non ha fatto ritorno a casa. L'allarme è scattato intorno alle 21.00 quando la moglie preoccupata perché il marito non era rientrato e non rispondeva al cellulare da alcune ore, ha allertato il 112. Dalla base di Edolo gli uomini della Va delegazione bresciana del soccorso alpino e speleologico, si sono messi in moto, (al lavoro in tutto una trentina di tecnici del soccorso alpino appartenenti a diverse stazioni della V delegazione) insieme agli uomini del Soccorso Alpino della Guardia Finanza, ai vigili del fuoco di Edolo ed ai carabinieri della locale stazione. In aiuto nella notte si è alzata in volo anche l'eliambulanza di Brescia abilitata per il volo notturno. Le ricerche, sospese intorno alle 2 di notte, sono riprese all'alba di questa domenica quando l'elicottero della Protezione Civile di Regione Lombardia ha portato le squadre al bivacco Valerio Festa a 2.300 metri di quota. Intorno alle 08.15 di questa domenica mattina il corpo dell'uomo è stato avvisato: giaceva, purtroppo senza vita, lungo un canalone, sul versante Est della cima dell'Aviolo, a 2870 m di quota. L'uomo era partito da Malga Stein, diretto verso la vetta; ha percorso un tratto in cresta ma poi probabilmente è scivolato. Individuato il corpo dell'uomo, sono scattate le operazioni di recupero e alla base del soccorso alpino di Edolo è giunto l'elicottero del 118 di Sondrio che ha portato in quota il personale medico mentre l'elicottero della Protezione Civile della Regione ha portato sul posto le squadre per poi riaccompagnarle a valle. Difficili ed impegnative le operazioni di soccorso, per via delle condizioni ambientali e meteorologiche complesse: sul posto la nebbia limitava infatti la visibilità. La salme di Dante Steffanoni è stata portato presso la camera mortuario dell'ospedale di Edolo, in attesa di essere riconsegnata nelle ore successive, alla famiglia.

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