IN FIAMME LA VALCART DI ROGNO
A 24 ore di distanza dall'incendio che venerdì sera ha devastato l'azienda tessile Feltri di Marone, un'altra azienda a pochi chilometri di distanza ha preso fuoco. Erano le 4 di questo sabato notte quando fiamme altissime hanno cominciato a divorare la Valcart Snc dei fratelli Albertinelli & C di Rogno, azienda specializzata nel settore dello smaltimento e del recupero di rifiuti industriali. Nel capannone del magazzino di via Vittorio Veneto, il fuoco ha incenerito depositi di carta, di plastica, copertoni, macchinari, attrezzature, autotreni e mezzi speciali. Prima fiamme altissime hanno tinto il cielo notturno di rosso, attirando l'attenzione di tutto il paese, poi una colonna densa di fumo nero ha riempito l'aria rendendola irrespirabile e ha continuato a colorare il cielo di nero durante tutte le operazioni di messa in sicurezza che sono continuate per tutta la giornata di Pasqua, sotto gli occhi dei titolari dell'azienda e dei fondatori storici, presenti accanto agli amministratori e ai cittadini. Domate le fiamme a fatica e solo grazie all'intervento coordinato di una decina di squadre dei vigili del fuoco giunti dai distaccamenti vicini con un totale di 15 automezzi, l'attenzione di tutti si è subito concentrata sulle possibili esalazioni nocive provenienti dalla combustione di rifiuti come plastiche o copertoni ed è per questo che accanto alle operazioni di spegnimento e smassamento sono iniziate anche le operazioni dei nuclei speciali per valutare gli eventuali danni ambientali. Il sindaco di Rogno Dario Colossi ha quindi emesso un'ordinanza per la tutela dell'incolumità pubblica e privata dei cittadini che, fino al cessato allarme, invita i cittadini a mantenere porte e finestre chiuse, vieta le manifestazioni all'aperto e in attesa delle analisi dell'Arpa e dell'Ats, a non mangiare frutta e verdura raccolta all'aperto. La stessa ordinanza è stata emessa poco dopo dai sindaci dei comuni limitrofi, per primo Darfo, perché anche in Valle Camonica il fumo ha portato odore di plastica bruciata. Nel frattempo l'incendio ha tenuto impegnata nella giornata di Pasqua e fin dalla notte moltissimi uomini che con perseveranza sono riusciti a contenere il disastro, anche se i danni alla struttura sono ingenti e nelle prossime ore sarà possibile valutare il danno economico. Al lavoro i vigili del fuoco di Bergamo con tre mezzi speciali, un'autoscala con la lancia, un mezzo per schiomogeni, i vvf di Madone, Treviglio, Gazzaniga, Clusone, Lovere, Darfo con due squadre, per un totale di 15 automezzi coordinati da un ufficiale superiore del comando di Bergamo e questa domenica mattina è arrivata la chilolitrica da 25 mila litri di acqua. I rilievi di leggi sono coordinati dal comando di Clusone con i carabinieri di Clusone, Lovere e Costa Volpino e un nucleo speciale per i danni ambientali. Tutti al lavoro muniti di mascherine e autorespiratori. Pronta ad intervenire anche un'ambulanza di Camunia Soccorso ma per fortuna non ci sono stati feriti. Sul posto dalla notte anche il primo cittadino di Rogno accanto alla protezione civile che ha deviato il traffico dalla ex ss42 lungo vie alternative.
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