INNI, CORI E CERIMONIE: L'ADUNATA CONTINUA
Questo sabato è stato il giorno in cui la 92esima Adunata Nazionale degli Alpini è entrata nel vivo. Cerimonia dopo cerimonia, l'invasione pacifica ha portato tutti, alpini e non, penne nere in divisa e non in divisa, ad unirsi, sulle note dell'Inno d'Italia e in nome del Tricolore, in un sentimento di amicizia, rispetto e solidarietà. Questo sabato il saluto ufficiale delle autorità agli alpini all’estero e ai soldati stranieri che appartengono alla Ifms (International Federation of Mountains Soldiers) e ancora, la consegna del premio giornalista dell'anno e il lancio dei paracadustisti, seguito dal concerto fanfare e cori, come il coro Ana di Valle Camonica, nelle piazze. L'attesa è rivolta ora alla sfilata di domenica che passerà proprio sotto la statua di don Carlo Gnocchi, che fu cappellano degli Alpini nella drammatica Campagna di Russia e alle sue spoglie i vertici nazionale dell'Ana insieme a tutti gli alpini hanno reso omaggio nella cerimonia di commemorazione che questo sabato si tenuta nella sede del Centro Don Gnocchi. A scortare la bandiera di guerra del quinto reggimento alpini venerdì invece è stato il comandante Ruggero Cucchini. La bandiera, seguita da un picchetto armato, dalla Fanafara della Julia e dal Labaro dell'Ana, da piazza Carmine è giunta a piazza della Scala accolta da vessilli e gagliardetti. Tra i momenti principali dell'Adunata l'inaugurazione della Cittadella degli Alpini allestita al Parco Sempione: 24 mila metri quadrati occupati da equipaggiamenti e mezzi della protezione civile dell'Ana, delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano (Brigata Alpina Taurinense), dall'ospedale da campo al servizio della popolazione in caso di emergenza. Una cittadella che racchiude l'intero spirito alpino, senza distinzione tra alpini in armi e in congedo: due componenti fondamentali per il Paese. A sancire l’appartenenza agli stessi valori e allo stesso modo di essere, con divise e senza, un alzabandiera congiunto sulle note di Fratelli d’Italia. Così, inaugurata alla presenza delle massime autorità e al cospetto del Labaro Ana, del vessillo della sezione ospitante Ana di Milano e dei Gonfaloni e sulle note di Fratelli d'Italia, la 92esima adunata prosegue, sempre con lo sguardo rivolto al Tricolore.
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