VERSO L'ADUNATA DI MILANO

Gli alpini si preparano ad «invadere» Milano per la 92esima Adunata nazionale, da venerdì 10 a domenica 12 maggio, con le tradizionali sfilate, i cori e le fanfare. Un evento molto atteso al quale parteciperanno in 500 mila, secondo le stime degli organizzatori. Solo da Bergamo saranno 10 mila le Penne nere Ottomila da Brescia. Come a dire un alpino su dieci di quelli che sfileranno per le vie di Milano all'Adunata del centenario. Appuntamento clou della tre giorni sarà la sfilata che la domenica mattina attraverserà le vie del centro. Tra i momenti più partecipati, secondo le previsioni, ci saranno poi la cerimonia dell’Alzabandiera, venerdì mattina in Piazza del Duomo, e la sfilata, la stessa sera, della bandiera di guerra. Sempre venerdì aprirà i battenti al Parco Sempione la Cittadella degli Alpini, allestita dall’Esercito e dalla Protezione Civile. Spettacolo assicurato sabato mattina, tempo permettendo, per il lancio dei paracadutisti all’Arena Civica, mentre la sera l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele si trasformerà e ospiterà l’esibizione dei Cori dei Congedati delle Brigate Alpine e della Scuola militare alpina. Nel calendario della manifestazione sono una trentina le esibizioni musicali di cori, fanfare e bande popolari provenienti da tutta Italia. Oltre 80 i cori partecipanti e 20 le fanfare, che trasformeranno Milano in un grande palcoscenico a cielo aperto. Giovedì prossimo la bergamasca Clara Salice 20enne di Berbenno e Lisa Turri 28enne di Marostica (Vicenza), due alpine da poco congedate, avranno l’onore dell’alzabandiera sul Monte Ortigara ancora abbondantemente innevato. Clara Salice che ha terminato il servizio militare nelle fila alpine lo scorso febbraio, ha alle spalle una famiglia con forti valori alpini che le sono stati trasmessi prima dal nonno materno, Pasquale Vannotti e poi dagli zii che fanno parte del locale gruppo. Clara assicura però che questo primo anno fra le truppe alpine è solo l’inizio: «L’obiettivo – racconta – era quello che una volta concluso il servizio militare, potessi terminare gli studi e conseguire la laurea per poi partecipare ad un concorso per sottoufficiali e poter così riprendere la straordinaria esperienza sempre fra le truppe alpine». Clara non nasconde l’emozione di questo incarico: «L’alzabandiera è un momento solenne, tutti i giorni durante il servizio militare provavo un forte brivido nel momento in cui il Tricolore veniva issato, è un modo di continuare la tradizione dei valori così profondi delle penne nere».

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