I GIORNI DELLE PENNE NERE

Con l’arrivo della fiaccola che i giovani dell’ANA è iniziata la parte più toccante della 91esima Adunata nazionale degli alpini di tutto il mondo a Trento,a 100 anni esatti dalla fine della prima Guerra mondiale. Trento e Trieste, con Gorizia, città simbolo della Patria che furono teatro di scontri terribili e immenso dolore. Ma Trento è la città cerniera tra quella apre6ty d'Italia che con i Savoia aveva celebrato un'unità raggiunta e che, irredenta, attendeva di essere città italiana a pieno titolo. Questa venerdì alle 9 tre bandiere innalzate in piazza Duomo hanno sancito l’inizio della 91esima Adunata nazionale: il Tricolore, il vessillo dell’Europa unita e a quello della Provincia Autonoma di Trento, che accoglie la manifestazione, si sono alzati sulle note dell’Inno nazionale suonato dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia. L’Alzabandiera, momento che nelle caserme segna l’avvio di ogni giornata, ha inaugurato l’Adunata 2018, anno del centenario della Prima Guerra Mondiale. La bandiera italiana posta tra gli emblemi d’Europa e della Provincia autonoma di Trento è dunque un simbolo della Storia passata, presente e futura, con l’augurio di una pace «condivisa» nel segno dei valori comuni. L'Adunata nazionale è l'occasione per l'Associazione di verificare lo stato di salute di progetti, forze, uomini, mezzi e ideali. Ecco allora l'inaugurazione della Cittadella degli Alpini, aperta al pubblico al parco Santa Chiara. Quindi il Coordinatore Nazionale della Protezione civile ANA, con il Presidente Nazionale Sebastiano Favero hanno inaugurato il campo della Protezione civile ,luogo simbolo dell'operosità degli Alpini nelle calamità in Italia e all'Estero.“Tutto si perde con la guerra! Tutto si guadagna con la pace!”. Con questa frase di Papa Francesco il Comitato Organizzatore ha voluto dare un segnale forte con l’organizzazione della 91ª Adunata Nazionale degli Alpini, dedicandola a tutti i caduti, qualunque fosse la divisa indossata. In serata l'arrivo della Bandiera di guerra che viene custodita all'interno del Palazzo del Governo della città fino a domenica mattina quando sfilerà tra ali di folla salutata da applausi a non finire. Sabato è giornata di festa e di folla: incontri tra amici di ogni età, orgoglio del cappello indossato con decoro e onore, rispetto dei valori, delle tradizioni e della parola data. Cori e fanfare, liturgie civili e religiose e gioia contagiosa che accoglie la folla che arriva da ogni dove. Domenica la giornata nella quale gli Alpini, dall'alba al tramonto, in un fiume impressionante di penne nere, sfileranno davanti alla Bandiera di guerra, al Labaro nazionale ed ai simboli delle istituzioni provinciali, regionali nazionali ed europee, portando a testa alta la loro testimonianza fatta di passi nel mondo, lievi come piume, concreti come macigni di granito.

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