GLI ALPINI TORNANO IN MONTAGNA

Mille o forse più tra alpini, ragazzi e giovani, tanti appassionati di montagna, donne e uomini, sono saliti questo sabato 24 luglio in Valla Adamé dove alla testata della vedretta si è tenuta la solenne cerimonia in quota inserita nel programma del 57° Pellegrinaggio in Adamello degli alpini, organizzato dalla Seziona Ana di Vallecamonica con la partecipazione della sezione sorella di Trento. Presente il labaro nazionale dell'Associazione, decorato con ben 216 medaglie, scortato dal Presidente nazionale Sebastiano Favero con un nutrito gruppo di consiglieri, con il Comandante delle Truppe Alpine, il generale Claudio Berto, i rappresentanti delle amministrazioni regionali, provinciali, comprensoriali e locali, i Carabinieri del comando di Breno, la cerimonia è iniziata puntuale alle 10.30 con l'alzabandiera, l'inno cantato da tutti i presenti e l'onore reso al labaro dell'Associazione nazionale alpini. Una sola colonna di pochi partecipanti scelti tra i profesisonisti della montagna ha raggiunto la cima dell'Adamello in rappresentanza di tutti i pellegrini. Toccanti e incisivi i discorsi civili pronunciati prima della celebrazione della S. Messa presieduta dal Vescovo di Brescia Mons. Pierantonio Tremolada e concelebrata da 6 sacerdoti della valle. Un momento particolarmente commovente è stato il ricordo di un giovane alpino stroncato in questi giorni da un male che non gli ha lasciato scampo, il cui cappello, portato da un amico su un cuscino rosso, era presente alla cerimonia della Valle Adamè.

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