80 MILA PENNE NERE IN SFILATA

I numeri ci sono: 80.000 alpini con il diritto di indossare il cappello con la penna, hanno sfilato per Milano a partire dalle 9.00 di questa domenica 12 maggio e fino alle 20.00, quando il fiume ininterrotto ha concluso la testimonianza viva della 92esima adunata nazionale quella che ha inteso onorare e festeggiare i 100 anni della nascita dell'Associazione nazionale Alpini che raccoglie le penne nere. Oltre 300.000 sono gli iscritti, ma potrebbero essere cinque volte di più. Evidentemente anche per l'Ana, giunta al giro del centenario, si tratta di fare qualche diversa e più profonda riflessione rispetto agli anni in cui molti giovani arrivavano nell'Associazione dopo la naja con il capello alpino. Milano ne è stata una prova: bandiere italiane quasi del tutto inesistenti e pubblico concentrato solo nelle parti del Duomo, della galleria Vittorio Emanuele e di piazza Scala. La città non si è fatta contagiare dalla gioia alpina: solo da piazza Duomo a piazza Castello si è vista la gente, quella delle grandi occasioni e si è toccato con mano l'entusiasmo come si registra nelle grandi adunate. E' mancata la luce del tricolore, quello cui si riferiscono i valori alpini scritti nella carta costituzionale dell'ANA, nella Preghiera dell'Alpino, nei mille e mille discorsi che si fanno ovunque nelle celebrazioni. Non sono mancati certo gli Alpini che hanno sopperito con la gioia di esserci e di testimoniare con orgoglio i valori nei quali credono che si concretizzano nel rispetto del dovere da compiere, della parola data, della solidarietà e della memoria per tutti i caduti della Patria. L'Adunata di Milano ha registrato comunque un grande successo alpino: ora tocca all'Associazione, che li rappresenta, fare alcune riflessioni attente, profonde e critiche, fuori da retoriche di comodo e da facili autocompiacimenti. Un cambio di marcia si impone per il domani dei giovani italiani che nulla, o pochissimo, sanno della storia e del percorso che ha portato ad una libertà tanto gratuita quanto poco apprezzata. Anche questo è un valore che, da Milano in poi, dovrebbe entrare a far parte delle stelle che brillano senza alcuna ombra sul gonfalone degli alpini italiani, custodito con orgoglio dall'Associazione nazionale alpini, che a ottobre di quest'anno compirà i suoi primi 100 anni.

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