VIOLENZE IN CASA E SU MINORI: DUE ARRESTI

Maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali su minore: due gli arresti dei Carabinieri della compagnia di Breno in Valle Camonica. Il primo fatto, una reiterata violenza domestica a Darfo, è di questi giorni, l'altro per violenza sessuale risale al 2012 ed i carabinieri della stazione di Edolo hanno eseguito la custodia in carcere del 73enne condannato definitivamente a 7 anni e 4 mesi. Il reato contestato all'anziano dell'alta Valle Camonica è quello di violenza sessuale. La vittima, allora, aveva 15 anni. A denunciare la vicenda ai carabinieri di Edolo, che poi hanno condotto le indagini, era stata la mamma della ragazzo insospettita da strani comportamenti della figlia soprattutto i presenza dell'uomo, un amico di famiglia che frequentava la loro casa. Le perizie medico legali aveva fatto piena luce sulla violenza e confermato il racconto della vittima che, all'epoca dei fatti, era stata ospitata in una struttura protetta. Ora, a nove anni dai fatti, arriva la sentenza definitiva: infatti, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal difensore dell’imputato ed ha confermato la sentenza della Corte di Appello, facendo diventare esecutivo il provvedimento restrittivo nei confronti dell’anziano che, dopo le operazioni di rito è stato trasferito nel carcere di Brescia. Ma le brutte storie non finisco qui perché nei giorni scorsi a Canton Mombello, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, è finito anche un 23enne di Darfo. La vittima delle reiterate violenze era la madre, che picchiata anche qualche giorno fa dopo una discussione per futili motivi, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, ma solo dopo l'intervento dei carabinieri chiamati dagli altri familiari, gli altri figli della vittima. Una volta in ospedale, i militari di Artogne sono riusciti a convincere la donna a sporgere denuncia ed hanno appurato che, purtroppo, i maltrattamenti e le violenze del 23enne sulla madre erano all'ordine del giorno. Segnalata la cosa all'autorità giudiziari, il tribunale di Brescia ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per il giovane e così per il figlio violento si sono aperte le porte del carcere.

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