RAPINE, SPACCIO, LITI E MALTRATTAMENTI, 15 ARRESTI
Dallo spaccio di droga alle rapine, ai maltrattamenti in famiglia, alle liti al bar. Sono giorni impegnativi per i carabinieri del comando provinciale e per la questura di Brescia che solo nelle ultime ore, hanno arrestato 15 persone. Fra i fermati due minorenni accusati di rapina. Le ordinanze di custoria cautelare gli sono state consegnate questa mattina nelle loro abitazioni e Castelcovati e Nave dai carabinieri di Castrezzato. I due, nel dicembre scorso avrebbero, armati di un martelletto frangivetro, rubato sull'autob, rapinato una gioielleria nel centro di Castrezzatro. Altri quattro rapinatori sono stati fermati dopo serrate indagini da personale della squadra mobile della questura di Brescia. Sarebbero i responsabili di una rapina di un orologio del valore di oltre 70 mila euro ad un uomo nel centro di Brescia il 2 maggio scorso. Erano a bordo di veloci scooter e indossavano caschi scuri. Dopo il colpo gli uomini della questura si sono messi al lavoro e in poco tempo hanno individuato quattro sospettati di origini campane, che da qualche giorno avevano trovato alloggio in una struttura del veronese. Il giorno dopo tre di loro sono stati individuati e localizzati in autostrada a bordo di un'auto: tra loro sono stati riconosciuti i due autori materiali della rapina e un terzo complice, il basista che in tasca aveva la chiavi di un furgone ritrovato poco dopo dalla Polizia di Bergamo. A bordo i due scooter usati per il colpo, parrucche, interfono e targhe false. Il quarto uomo, la steffetta, durante il colpo è stato raggiunto e fermato alla stazione di Verona. Nella struttura dove i quattro hanno alloggiato è stato ritrovato anche l'orologio. I quattro sono finiti a Canton Mombello. Al lavoro in queste ore anche i carabinieri della compagnie di Verolanuova e Breno. I militari gardesani, con il supporto dell'Arma di Castiglione delle Stiviere hanno dato esecuzione in queste ore a quattro ordinanza di custodia emesse dal GIP di Brescia nei confronti di altrettettante persone ritenute responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di droga e contestualmente ne hanno fermate altre tre in flagranza. Nel corso delle operazioni di perquisizione avvenute, infatti, durante la consegna delle ordinanze, i militari hanno sequestrato circa 150 grammi di cocaina, già parzialmente suddivisa in dosi, sostanza da taglio, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e denaro contante. Le operazioni sono durate parecchie ore ed hanno richiesto l'impiego di oltre venti militari. In Valle Camonica in manette è finito un 38enne che dopo aver chiesto per l'ennesima volta denaro ai genitori senza ottenerlo, è andato su tutto le furie e prima li ha minacciati, poi spintonati e ha danneggiato gli arredi dell'appartamento. I carabinieri della compagnia di Breno arrivati prontamente in posto lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia. Il giudice del tribunale di Brescia ne ha disposto la custoria cautelare in carcere. In manette a Darfo, arrestato dai carabinieri di Artogne è finito anche un giovane tunisino di 20 anni, che all'interno di un bar, dopo una lite con un connazionale di qualche anno più vecchio, lo ha minacciato di morte sfoderando un machete. A chiamare i carabinieri gli avventori spaventati da quanto stava accadendo. Una volta giunti in posti i militari hanno identificato i due, ascoltato le testimonianze ed hanno trovato accanto al muretto dove era seduto il 20enne il machete con una lama di 50 centimetri. Nelle sue tasche 70 grammi di hashish pronti per lo spaccio e sul suo telefono numerose chat utilizzate per contattare i clienti. Il 20enne è dunque stato fermato per detenzione di droga ed è stato indagato per minaccia aggravata. L'arresto è stato convalidato dal giudice. Il giovane dovrà presentarsi alla stazione dei carabinieri di Darfo per l'obbligo di firma.
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