ESINE, ARRESTATO PUSHER 19ENNE
Prosegue l’attività delle forze dell’ordine in Valle Camonica e su tutto il territorio bresciano. Nel pomeriggio di lunedì 16 novembre i Carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Breno hanno tratto in arresto per detenzione e spaccio di droga un 19enne incensurato, residente con la famiglia a Esine. Il giovane, alla guida della sua vettura in compagnia di due coetanei, è incappato in un posto di blocco. I militari, dopo aver controllato documenti di guida e circolazione, insospettiti dallo strano odore che fuoriusciva dall’abitacolo, hanno deciso di perquisire il veicolo. Un controllo che ha portato al rinvenimento di una decina di dosi di stupefacente, 23 grammi di erba e 10 di hashish. La ricerca è stata quindi estesa all’abitazione del 19enne, dove sono stati sequestrati altri 75 grammi di marijuana. Dopo aver trascorso la notte agli arresti domiciliari, il ragazzo è stato tradotto davanti al Giudice del Tribunale di Brescia, che ha convalidato la misura e, tenuto conto del suo stato di incensurato, lo ha rimesso in libertà in attesa del processo. I Carabinieri, dopo aver individuato i destinatari dell’attività di spaccio, cercheranno di risalire ai canali di approvvigionamento della droga sequestrata. Controlli non solo in strada, ma anche negli esercizi pubblici. Le Stazioni Carabinieri di Pralboino e Gambara, nell’ambito dei controlli per il rispetto della normativa “prevenzione alla diffusione del Covid-19”, nel fine settimana hanno invece sanzionato rispettivamente i proprietari di due Bar, a Pralboino e a Fiesse, per la violazione del DPCM del tre novembre con una sanzione di €400 ciascuno e la chiusura provvisoria di cinque giorni in attesa del provvedimento definitivo da parte del Prefetto di Brescia. Nel dettaglio il Bar di Pralboino serviva aperitivi in bicchieri non predisposti per l’asporto e che quindi venivano consumati nel plateatico dai clienti (cinque nello specifico, sanzionati a loro volta con 400 euro di sanzione), mentre presso il Bar di Fiesse venivano servite colazione all’interno del locale – ne sono state contate 40 in tre ore- in barba alle restrizioni.
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