DUE DONNE IN CARCERE PER MALTRATTAMENTI

Brutte vicende con protagonisti gli anziani, anche la bergamasca non fa eccezione. Molti di loro sono sempre più soli e sempre più in balia di persone spregiudicate. Dalle truffe alle violenze, da persone segregate in case di cura non autorizzate a quelle circuite. L'ultimo caso, scoperto dai carabinieri di Bergamo, ha portato in carcere due donne, madre e figlia di 51 e 30 anni di Gandino con l'accusa di lesioni, maltrattamenti, circonvenzione di incapace. Praticamente le due donne, con la scusa che si sarebbero occupate di loro, hanno trascinato nella loro casa due anziani, un 72enne di Cerete e una 74enne di Alzano. Ma non solo non hanno fatto nulla di tutto questo, ma hanno costretto i due anziani a vivere in precarie condizioni igieniche insieme a 16 gatti e due cani. Il primo a cadere nella loro rete sarebbe stato il 72enne di Cerete che viveva con le due donne da tre anni. Tre anni d'inferno durante i quali l'uomo sarebbe stato picchiato, vessato, derubato di 30 mila euro e dell'intera pensione. Stesso trattamento per una 74enne di Alzano che viveva con loro dal gennaio scorso. A scoperchiare la tragica vicenda pare siano state le segnalazioni di alcuni vicini di casa delle due insospettiti da strani movimenti e dalla strana convivenza. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno permesso di trovare le prove a carico delle due donne, due commercianti incensurate residenti a Gandino che avevano gestito un bar a Cerete e una salumeria ad Alzano.

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