STOP ALLA PREDORE IBRIDA
Doveva essere l’orgoglio del lago d’Iseo per questa estate, era molto attesa per il trasporto passeggeri, per la sua silenziosità e soprattutto per la sostenibilità ambientale, ma la La motonave Predore a propulsione, prima in Italia del genere sui laghi, dopo una serie di ritardi e di collaudi non riusciti e delle ultime prove in acqua risultate deludenti, non riesce a lasciare il cantiere di Costa Volpino dove è ferma dal maggio 2018 quando venne trainata in acqua dal porto commerciale di Iseo, giunta dai cantieri Zara di Dolo. Doveva essere allestita in ogni sua parte in questi mesi invernali ed iniziare la serie di collaudi che il Rina impone per avere la licenza di navigazione. Ma troppi intoppi, rinvii, problemi tecnici hanno rallentando oltremodo i lavori. Sono in molti che ricordano quando era stata recuperata in mezzo al lago dopo che si era bloccata. Questi ritardi e questi episodi incresciosi hanno portato la Navigazione Lago d’Iseo alla rescissione del contratto con la ditta costruttrice. L’imbarcazione era attesa all’inizio del 2019 per entrare in servizio già da Pasqua. Il sovrascafo, i due ponti e gli allestimenti, erano stati completati al cantiere di Costa Volpino, ma un grave ritardo dovuto a numerosi intoppi fino alla nota dolente dei motori dato che l’ente certificatore ne ha imposti due elettrici rispetto al solo previsto. A questo punto era stato studiato un progetto nuovo creando ulteriori problemi per una struttura così innovativa e sperimentale. Navigazione Lago d’Iseo aveva dato nuove scadenze ma, una volta trascorsi altri mesi si è ora giunti alla rescissione del contratto. Pacata la risposta di Pietro Zara, titolare del cantiere in cui si specifica che si è appreso, con sorpresa e dispiacere, l’intenzione della Navigazione di voler interrompere il rapporto nella realizzazione di quest’opera di grande innovazione, sebbene affrontata con la massima determinazione e il massimo impegno. È stato un percorso caratterizzato da sfide sperimentali e di difficile soluzione, come tutto ciò che aspira ad innovare, ma sempre gestite con collaborazione e trasparenza da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tuttavia si accettano le ragioni che hanno spinto l’amministrazione della Navigazione a determinarsi in tal modo, ma questo non impedirà la celere messa in servizio della nave Predore. Il costo della motonave, sostenuto interamente dalla Regione Lombardia, è di 2.400.000 euro e al Cantiere Zara ora andrà solo la quota relativa a quanto realizzato fino ad oggi.
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