AUTUNNO SECCO, SEBINO IN DIFFICOLTA'

Un settembre avaro di pioggia e un mese di ottobre secco. La conseguenza è di nuovo il rischio siccità per il Lago d'Iseo. Già l'estate era stata difficile ma alla fine la stagione irrigua era stata salvata da due precipitazioni arrivate al momento giusto. Si confidava quindi nell'autunno solitamente ricco di pioggie, ma siamo già a novembre e a questo punto si attende la neve, per riportare i livelli alla normalità. Questo sabato 4 novembre, il livello del Lago d'Iseo si attesta a -24 cm sullo zero idrotermico misurato a Sarnico, contro i 45 centimentri di media. Se non piove per qualche giorno in modo prolungato ed intenso, in modo da ricostituire le falde, la settimana prossima il rischio è di raggiungere i minimi storici di -29 centimetri. Come spiega il direttore di Consorzio dell'Oglio Massimo Buizza, è già stata ridotta il più possibile la portata di acqua in uscita a 23 metri cubi, un valore già molto vicino ai valori minimi con cui si possono far funzionare le centrali idroelettriche a valle del lago. Le dighe a monte non sono al massimo degli invasi per via della carenza di pioggia e rappresentano già un contributo fondamentale per i livelli del Sebino. Quindi l'unica soluzione è l'arrivo della pioggia e delle neve, annunciato per il fine settimana. A mettere a dura prova la gestione di lago, è l'alternanza tra periodi di siccità forte e pioggia intensa. Fenomeni estremi quindi che da un lato provocano l'abbassamento del lago, con conseguenza note sul piano ambientale, con le scorte ridotte nelle falde in montanga e la sofferenza degli acquedotti comunali, della pianura, delle centrali idroelettriche, dall'altro lato temporali violenti possono cambiare la situazione in maniera drastica riempiendo sì il serbatoio di accumolo rappresentato dal Lago d'Iseo ma in maniera troppo repentina e causando esondazioni. Il lavoro di Consorzio dell'Oglio è proprio quello di monitorare la situazione quotidinamente, per trovare la soluzione meno impattante.

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