L'OPERAZIONE "ANTIQUES" ANCHE A BRESCIA
Acquistavano opere d'arte rubate e le rivendevano all'estero, in fiere di settore in Francia, ad Avignone e Montpellier: quattro persone arrestate, 20 indagate. L'operazione "Antiques" dei carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza supportati da quelli del Nucleo di Napoli è approdata anche in provincia di Brescia. Questo mercoledì mattina i carabinieri dell'Arma territoriale hanno infatti dato esecuzione ad una delle quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari - emesse dalla procura di Reggio Calabria - nei confronti di Giuseppe Pedata 46enne napoletano residente a Castrezzato. Gli altri ordini di custodia hanno raggiunto Luigi Benducci, Pasquale Iuliano e Raffaele Petti. Sono stati eseguiti anche 20 decreti di perquisizione in varie province nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d'arte ed antiquariato ed alla loro esportazione illecita, per la successiva commercializzazione in ambito internazionale. Si tratta di dipinti, sculture in bronzo e marmo, oggetti di culto rubati in chiese, ma anche in abitazioni private e palazzi nobiliari. Il pezzo più pregiato un olio su tela, del ‘700, raffigurante una Madonna con Bambino , di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (AN). Al valico di Ventimiglia sono stati ritrovati centinaia di elementi d'arredo antico e di pregio sculture in marmo e bronzo, consolle, dipinti su tavola e su tela, suppellettili antichi in argento, ceramica e porcellana, trasportati con furgoni presi a noleggio per l’occasione dagli appartenenti al sodalizio criminale. Il valore commerciale dei pezzi sequestrati è stato stimato in un milione e mezzo di euro. I provvedimenti sono la conclusione di un'indagine denominata "Antiques" dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza supportati dai militari del Nucleo TPC di Napoli e coordinata dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dai Sostituti dott. Giovanni CALAMITA e dott. Alessandro MOFFA. Le indagini hanno preso il via nel novembre 2015 dopo un controllo in un negozio di antiquariato di Reggio Calabria. Le verifiche tramite la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno consentito di acquisire prove nei confronti dei quattro arrestati. Il sodalizio criminale aveva base a Napoli, ma diverse ramificazioni nel bresciano e sul territorio nazionale. Il tramite erano antiquari calabresi compiacenti. Con questa operazione la procura di Reggio Calabria è convinta di aver sgominato un'organizzazione criminale ben organizzata e ramificata dedicata al commercio ed al traffico di opere d'arte e pezzi d'antiquariato rubati e di pregevole valore.
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