TROPPI ANNEGATI

Stava facendo il bagno nel fiume Oglio, a Palazzolo, in località Rosta. Era insieme ad un'amica e si stava rinfrescando vicino alla riva dopo una passeggiata al sole quando si è allontanato di qualche metro per nuotare e la corrente lo ha trascinato via. E' annegato così questo giovedì intorno alle 13.30 un richiedente asilo di 28 anni del Camerun di nome George. Alle urla della ragazza che era con lui è accorso un pescatore del posto che si è tuffato nel fiume e ha raggiunto il giovane, che però è stato trascinato sotto da uno dei mulinelli che in quel tratto sono frequenti e pericolosi. Sul posto sono giunti i vvf di Palazzolo, un’eliambulanza da Brescia e la Croce rossa di Palazzolo, i carabinieri di Palazzolo e del Radiomobile di Chiari, la Polizia locale e i sommozzatori,ai quali è spettato il compito di recuperare il corpo del ragazzo. E sul Sebino i sommozzatori di Trento insieme ai vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo che hanno allestito l'unità di crisi locale a Castro e il centro di comando avanzato con personale Tas dei vvf di Brescia, stanno cercando da martedì di individuare il punto in cui potrebbe essere annegato il turista olandese di 30 anni che da martedì pomeriggio è disperso tra Pisogne, dalle acque antistanti il campeggio Eden dove l'uomo era partito aggrappato ad un gonfiale trainato da un gommone, fino a Lovere e Castro dove il gommone è arrivato senza che l'uomo fosse più aggrappato al gonfiabile. Ma la scia delle tragedia a partire da giugno è lunga: a Barbarano di Salò è annegato un turista tedesco di 53 anni, sempre a giugno un 17enne marocchino è annegato in una piscina a Ghedi, a San Felice del Benato a luglio un 84enne ha perso in pisciana, sempre a luglio scompare nelle acque del Garda un istruttore di vela 65enne residente a Rezzato e il suo corpo sarà ritrovato solo quattro giorni dopo, ancora a luglio a Sale Marasino un 16enne brasiliano è mentre recuperava un pallone finito in acqua.

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