ALLARME EROINA IN BERGAMASCA
Lo scorso anno, in terra orobica, le forze dell’ordine hanno rintracciato 395 chili di sostanze stupefacente, praticamente più di un chilo al giorno. Un lavoro che si traduce in altri numeri: 233 operazioni antidroga per un totale di 343 persone arrestate o denunciate per traffico illecito, tra cui dodici minorenni. Il bilancio dei sequestri mostra tuttavia una contrazione per il secondo anno consecutivo (-36% negli ultimi dodici mesi): nel 2017 il rendiconto per Bergamo era di 622 chili, nel 2016 di 911 chili; quello del 2018 è il dato più basso dal 2010 (allora furono 217 i chili sequestrati), e in mezzo ci sono stati anni di grandi risultati, come i 1.208 chili del 2013. Negli ultimi dodici mesi, in realtà, un calo nei sequestri si è registrato anche a livello lombardo, mentre il dato nazionale è rimasto sostanzialmente in linea con le cifre del 2017. A gestire il narcotraffico ci sarebbero gruppi di albanesi, dediti allo smercio sia di cocaina che di eroina e marijuana mentre gruppi di nordafricani si occuperebbero prevalentemente dello smercio di hashish. Questi i numeri dei sequestri in Bergamasca lo scorso anno: 17,46 kg di eroina, 22,97 kg di cocaina, 186,9 kg di hashish, 164,48 kg di marijuana. “Il dato certo è che sul territorio aumenta l’uso di stupefacenti, con un ritorno consolidato di droghe che sembravano andate nel dimenticatoio: è il caso dell’eroina, che oggi è una criticità significativa, mentre la marijuana è diffusa soprattutto in fasce giovanili – è il commento del colonnello Paolo Storoni, comandante provinciale dei carabinieri –. La droga deve essere vista a tutto tondo, non solo nel rapporto tra spacciatore assuntore, ma anche per quanto riguarda i microreati che un assuntore commette per pagare una dose”.
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