USURAIO ED ESTORSORE IN MANETTE

Estorsione ed usura: di questo devono rispondere un imprenditore bergamasco e il suo braccio destro albanese. Sono stati arrestati grazie ad una brillante operazione del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Brescia con un'indagine lampo coordinata dalla procura di Bergamo. La vittima è un bresciano in difficoltà finanziarie che si era rivolto all'imprenditore per un prestito. L'operazione risale al mese di luglio, ma i dettagli sono stati resi noti solo in queste ore. La prontezza degli uomini delle fiamme gialle di Brescia, ma anche la collaborazione della vittima ha permesso di concludere l'operazione in pochissimi giorni e di arrestare i responsabili del grave delitto in flagranza. I fatti: il 3 luglio un cittadino si presenta negli uffici della guardia di finanza di Brescia. E' teso. I militari, però riescono a metterlo a proprio agio e allora lui racconta che, a fronte di un prestito di poche migliaia di euro ottenuto l’anno precedente, l'imprenditore a cui si era rivolto per avere i contanti – essendo in difficoltà finanziarie – aveva preteso un tasso di interesse di oltre il 50% e voleva anche la sua abitazione. Per convincerlo a saldare, l'imprenditore bergamasco aveva ingaggiato a un albanese – una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine – che non solo minacciava l'uomo, ma che si era presentato a casa sua per condurlo dal creditore. Vista la delicatezza della situazione e considerato il rischio per l'incolumità della vittima e della sua famiglia sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bergamo, il Nucleo di polizia economico finanziaria e il G.I.C.O. della guardia di finanza di Brescia si sono messi subito all'opera. Appurato che i fatti raccontati dal cittadino bresciano corrispondevano al vero i baschi verdi hanno organizzato un incontro fra vittima ed usuraio per la consegna di un acconto di 10 mila euro. Appena avvenuta la consegna – l'8 luglio - gli uomini della guardia di finanza sono entrati in azione e hanno – a soli cinque giorni dalla denuncia – arrestato l'estorsore che stava ancora contando le mazzette di denaro consegnategli dalla vittima. Durante le perquisizioni seguite all'arresto dell'uomo i militari hanno trovato documentazione comprovante l’attività di usuraio e in un garage nella disponibilità dell’imprenditore, denaro contante per oltre 130.000 euro e gioielli per un valore superiore a 100.000 euro. Erano nascosti in buste della spesa e pacchetti di caffè. Mentre un gruppo eseguiva l'arresto dell'imprenditore-usuraio, un'altra pattuglia arrivava al suo braccio destro, l'albanese longa manus dell'imprenditore italiano che svolgeva il suo sporco lavoro di minaccia della vittima mentre stava scontando una pena ai domiciliari per spaccio. Il giudice ha convalidato il fermo e le misure cautelari per entrambi i protagonisti della vicenda.

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