IN ATTESA DEL RECUPERO CONTINUANO LE INDAGINI

Non si tratta solo di recuperare un'auto e un corpo che giacciono sul fondo del Sebino a Tavernola Bergamasca probabilmente da 15 anni; nonostante le difficoltà questa sarà quasi certamente l'operazione più facile. Non sarà facile, invece, sapere chi, come e perchè quell'auto l'ha gettata nel lago, se il corpo che vi si trova incastrato – nonostante i finestrini aperti – sia davvero quello del proprietario della Ford Fiesta, Rosario Tilotta scomparso nel luglio 2004 da Scanzorosciate dove viveva con la giovane moglie albanese in attesa di un figlio forse non suo. Viaggiano su binari paralleli le indagini per dipanare questo giallo ed il recupero del relitto avvistato casualmente la scorsa settimana da due sub durante un'immersione. Da un lato le operazioni che porteranno entro fine settimana a recuperare auto e corpo che giacciono a 80 metri di profondità, a 20 dalla riva in una zona tristemente nota a Tavernola Bergamasca. Dall'altro le indagini che la procura di Bergamo – che ha aperto un fascicolo sul caso – ha affidato ai carabinieri del comando provinciale di Bergamo guidato dal colonnello Paolo Storoni. Alcune delle risposte che si cercano arriveranno dopo il recupero dell'auto. E' probabile che verrà effettuato questo venerdì dagli uomini della Marina Militare di La Spezia che questo lunedì hanno già effettuato un sopralluogo in zona e nel lago per verificare in che condizioni siano i resti sia della vecchia Ford Fiesta, sia del corpo saponificato che vi giace all'interno. Il recupero andrà effettuato con molta cautela per non alterare la scena. Il reparto specializzato arriverà sulle sponde del Sebino con una quindicina di uomini. A far loro da supporto ci saranno i carabinieri della locale stazione e quelli del comando di Clusone con la motovedetta, la guardia costiera, la croce rossa e il gruppo soccorso Sebino di Remo Bonetti già al lavoro la scorsa settimana per le prime indagini dopo la segnalazione e grazie ai quali è stato possibile individuare con certezza il relitto e il corpo che vi contiene. Sarà a disposizione anche una chiatta attrezzata all'uopo della ditta Ziliani di Montisola. E' possibile che i sub di La Spezia vengano calati nel lago con speciali tute – a mo' di palombari – per le immersioni anche a quote profondissime. Attraverso apparecchiature filoguidate l'auto dovrà essere imbragata e poi accompagnata verso la superficie spinta probabilmente da palloni pneumatici. Saranno operazioni lunghe e delicate. Una volta fuori dall'acqua sia l'auto che il corpo saranno passati al setaccio dai carabinieri dei reparti scientifici per raccogliere quanti più elementi possibili per ricostruire quanto accaduto 15 anni fa. Sul corpo verrà effettuato l'autopsia e tutti gli esami necessari per stabilire di chi si tratti e possibilmente le cause di morte. Nel frattempo i carabinieri del comando di Bergamo stanno tentando di ricostruire la vita di un uomo schivo e riservato che non aveva più rapporti con la famiglia d'origine, che aveva sposato una donna molto più giovane di lui che probabilmente aveva conosciuto in ambienti inconsueti. E i carabinieri stanno cercando anche lei che dopo aver denunciato la scomparsa del marito – qualche mese dopo che lui se ne era andato lasciando le chiavi di casa sotto lo zerbino in via Medolago a Scanzorosciate, pare abbia lasciato l'Italia fra il 2006 e il 2007 ma in Albania, suo paese d'origine non si trova. Sono tante le domande che attendono risposta. Il recupero verà effettuato il prima possibile. Intanto la zona antistante Tavernola è interdetta alla balneazione, alla navigazione, alle immersioni, ed è presidiata h. 24.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori