AL LAVORO PER RECUPERARE L'AUTO
Questo lunedì a Tavernola è stata la giornata del sopralluogo, per capire come intervenire per recuperare l'auto. Ad immergere il robot della Marina Militare Reparto Subacquei di La Spezia., è stata la guardia costiera ausiliaria supportata dalla motovedetta dei carabinieri e dal nucleo sommozzatori della Croce Rossa Italiana. Il punto preciso in cui si trova il relitto è quello indicato dal Gruppo Soccorso Sebino che nei giorni scorsi ha verificato l'avvistamento fatto in precedenza da due sub e soprattutto, ha fotografato la targa collegando il relitto dell'auto, al caso della misteriosa scomparsa, nel 2004, del 59enne di Scanzorosciate Rosario Tilotta. Verificata la posizione e la condizione del mezzo, ora l'obiettivo è riportarlo in superficie senza in nessun modo compromettere le indagini e per questo è stata richiesta la collaborazione di una ditta locale che con i propri mezzi ha già in passato partecipato ad operazioni di questo tipo. Il lago d'Iseo, in questa zona, ha già restituito altri corpi vittime di incidenti o di delitti legati alla malavita. Altri episodi simili risalgono al 2003, quando nel Sebino venne ritrovata l'aiuto dei coniugi Giovanna e Roberto Moreni, o al 1994 quando venne ritrovato a Sarnico il corpo di Antonio Camasso o al lontano 1989 quando, vicino a Castro, vennero ripescati insieme alla loro auto i fratelli Vincenzo e Fabio Pisano.
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