LA FELTRI SI RIMETTE IN PIEDI

Via i sigilli dell'inagibilità la Feltri di Marone potrebbe tornare di nuovo interamente operativa nel giro di poco tempo. Il sindaco del paese Alessio Rinaldi, dopo il devastante incendio della notte del 19 aprile scorso, sentito il parere dei vigili del fuoco, della polizia locale, dei tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi, ha firmato in queste ore la revoca dell'ordinanza di inagibilità dello stabilimento storico del paese. E così a pochi mesi di distanza dal grave fatto che ha rischiato di mettere in ginocchio l'impresa che dà lavoro dal 1933 ad oltre cento persone, la Feltri si è rialzata. Ed entro pochi mesi potrebbero tornare tutti al lavoro i 120 dipendenti dello stabilimento che muove un indotto di oltre 100 persone. A luglio era già ripresa l'attività nel reparto di tessitura, mentre in un capannone preso in affitto dall'azienda a Costa Volpino lavora una giuntrice automatica. Le ordinanze del sindaco portava la data del 20 aprile – giorno successivo al devastante incendio – e di maggio. Vi si ordinava l'inagibilità della parte dello stabilimento devastata dall'incendio e quindi si ordinava di provvedere alla bonifica. Sono stati mesi difficili ma l'azienda ha sempre dimostrato di voler al più presto rimettersi in piedi e così è stato. Ora che tutte le questioni legate alla sicurezza sono state risolte – si può pensare a riavviare completamente l'attività produttiva che era stata fermata dall'incendio che nella notte del 19 aprile aveva parzialmente distrrutto l'azienda del paese. L'incendio era partito probabilmente dal magazzino, le fiamme erano così alte che erano visibili anche dalla sponda bergamasca del lago. In breve tempo si sono divorate alcuni capannoni dell'azienda, per fortuna nessuno degli operai che si trovava al lavoro è rimasto ferito. A rimanere gravemente danneggiate però le strutture dell'azienda e il muro che la separa dalla ferrovia, tanto che per questioni di sicurezza erano stati bloccati anche i treni. La circolazione su quel tratto di strada era tornata regolare a fine maggio dopo le demolizione del muro pericolante. Ora superata la fase critica si guarda con più ottimismo al futuro e alla ripresa dell'attività. La Feltri di Marone è un'impresa importante non solo per il comune Sebino, ma l'intero comprensorio.

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