AUTO CON SCHELETRO NEL LAGO, MISTERO QUASI RISOLTO

La sua tomba per tutti questi anni è stata il Lago d'Iseo e probabilmente nessuno sarebbe mai venuto a saperlo se due sub domenica scorsa non si fossero imbattuti nel relitto di un'auto con all'interno uno scheletro. La targa e il mezzo coincidono e quindi il cadavere dovrebbe appartenere ad un 60enne di Scanzorosciate scomparso nel 2004. A confermare quanto avvistato dai due sub e dare ai carabinieri la posizione esatta del mezzo, sono stati questo venerdì i volontari subacquei del Gruppo Soccorso Sebino che hanno scandagliato il lago con il robot Mercurio in attesa dei subacquei dei carabinieri di Genova il cui arrivo è atteso per giovedì per effettuare il recupero. Saranno le indagini, avviate dai carabinieri della compagnia di Clusone su incarico della Procura, ad accertare che lo scheletro appartenga proprio al 60enne scomparso e a determinare la causa della morte: potrebbe essere finito nel lago a causa di un malore o di un incidente lungo la rivierasca che passa vicino con dei tornanti che allora non erano protetti da guard rail ma non si esclude nessuna ipotesi. Il 60enne si era da poco trasferito a Scanzorosciate insieme ad una moglie albanese più giovane di 30 anni, quando avvenne la scomparsa che per tutti era rimasta un mistero. La donna, che aveva presentato denuncia di scomparsa, ora non sarebbe più in Italia e i carabinieri stanno cercando di rintracciarla in queste ore. Altri episodi simili risalgono al 2003, quando nel Sebino venne ritrovata l'aiuto dei coniugi Giovanna e Roberto Moreni, o al 1994 quando venne ritrovato a Sarnico il corpo di Antonio Camasso o al lontano 1989 quando, vicino a Castro, vennero ripescati insieme alla loro auto i fratelli Vincenzo e Fabio Pisano. Il lago continua quindi a custodire segreti e svelare misteri, legati alla scomparsa di persone che hanno trovato la loro tomba nelle profondità buie del Sebino ma che grazie ai sub possono tornare riemergere, anche dopo tanti anni e grazie alle tecnologie oggi a disposizione, a parlare e raccontare cosa gli è successo.

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