ACQUE PULITE DALLA VAL MILLER

4 settimane di lavoro da parte di una squadra di 5 operai del Consorzio forestale Alta Valle, uno scavatore da 60 quintali, 140 rotazioni dell'elicottero per portare in quota i materiali necessari, con un importo finale di 75.000 euro per la realizzazione del grande impianto di fito-pedodepurazione al Rifugio Serafino Gnutti, a quota 2.220 metri nella conca del Miller, porta di accesso all'Adamello dalla frequentatissima via Terzulli. L'impianto era diventato indispensabile vista la crescente presenza di turisti da ogni parte delle Alpi ed è entrato in funzione già a giugno. Questo venerdì 13 settembre la presentazione dei lavori e l'inaugurazione ufficiale dell'opera a cura della Comunità Montana di Vallecamonica e del Parco dell'Adamello. Il progetto del nuovo impianto, curato dal Parco dell'Adamello, è stato steso dal geometra Gianpietro Bolis con un'ampia sezione dedicata agli aspetti giuridici, tecnico-naturalistici, geologici, scientifico-matematici ed ha previsto la realizzazione della fossa Imhoff, l'analisi dei carichi idraulici di ingresso e del refluo, la scelta del letto di fito-pedodepurazione, i sistemi di trasporto e di impermeabilizzazione, i pozzetti di ispezione e controllo e la confluenza nel torrente in uscita dal lago Miller che confluisce nel rio Frino e quindi nel Remulo per arrivare all'Oglio nella piana di Greano a Sonico. Ora dalle cucina del Gnutti, dotate di disoleatore e dagli scarichi del rifugio tutte el acque arrivano totalmente depurate a valle del sistema di fitodepurazione, entrando come acque limpide e batteriologicamente pure nel torrente che scende a valle.

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