DOPPIA TRAGEDIA DURANTE IL PARTO
In pochi interminabili minuti si è consumata una doppia tragedia. E' successo nel tardo pomeriggio di martedì quando Robertine Guira, una trentaseienne nativa del Burkina Faso, residente da tempo a Torre Boldone, giungeva per partorire all'Ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo. Un parto come tanto, ma che improvvisamente vede la situazione precipitare, tanto che la giovane donna viene sottoposta a un parto cesareo d’emergenza, ma la bimba che portava in grembo muore nonostante i prolungati tentativi dei medici di rianimarla. Durante l’intervento, purtroppo però anche le condizioni della mamma improvvisamente si aggravano fino all'arresto cardio respiratorio. I medici cercano di rianimarla, ma il quadro clinico resta gravissimo, al punto di decidere per il trasferimento in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove purtroppo muore pochi minuti dopo l’arrivo al Pronto soccorso, come conferma una nota diffusa dalla struttura sanitaria di Bergamo in cui si evidenzia che «la signora è purtroppo arrivata in condizioni disperate ed è deceduta poco dopo». Anche l’Asst Bergamo Est, alla quale fa capo l’ospedale di Alzano Lombardo invia un comunicato per ricostruire, in sintesi, quanto accaduto, evidenziando in particolare che il travaglio era stato «regolare», ma che è poi «insorta improvvisamente una grave emergenza ostetrica». «Nonostante il taglio cesareo eseguito in emergenza – prosegue la nota, che sottolinea come sia stato attivato il protocollo da codice rosso –, alla nascita la bambina non appariva vitale. Sono state comunque eseguite prolungate manovre rianimatorie, che non hanno dato purtroppo esito favorevole». «Le condizioni della mamma si sono repentinamente aggravate, con immediato arresto cardiocircolatorio – rilevano ancora dal presidio ospedaliero di Alzano –. Le manovre rianimatorie hanno prodotto la stabilizzazione clinica, ma la successiva evoluzione è stata purtroppo infausta. Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio ai familiari e siamo loro vicini nell’immenso dolore». La Procura ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche. La giovane mamma, sposata con un connazionale, lascia due bambine, di 7 e 11 anni.
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