21 INDAGATI PER LE MORTI DOPO IL PARTO

L’autopsia eseguita ieri mattina all'Ospedale Papa Giovanni XXIII° di Bergamo dal professor Luca Tajana dell’Istituto di medicina legale di Pavia, affiancato dall’ostetrico Guido Bertorello, ha confermato la morte per emorragia della mamma 36enne di Torre Boldone deceduta dopo il cesareo d’urgenza all’ospedale Fenaroli di Alzano nel tentativo, fallito, di portare alla luce e salvare la vita alla bimba terzogenita. Ma che cosa è successo nelle ore del travaglio della donna, sposata con un connazionale e già mamma di due bimbe di 11 e 7 anni nate con parto naturale senza complicazioni? La bimba è effettivamente venuta alla luce senza vita? Per quali motivi il travaglio della partoriente, apparentemente in salute, si è drammaticamente complicato? L’auspicio della famiglia e del pm Carmen Pugliese che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo è che l’esito degli esami istologici sul materiale prelevato ieri durante l’autopsia possa contribuire a fare chiarezza entro il termine per il deposito della relazione dell’anatomopatologo, previsto non prima di 60 giorni. Salgono intanto a 21 gli indagati, dopo l’iscrizione nel registro dell’operatore del 118 che ha deciso il trasferimento d’urgenza della donna, dall’ospedale di Alzano al pronto soccorso del Papa Giovanni dove la mamma è deceduta pochi minuti dopo. Si tratta di un atto dovuto verso gli 11 dipendenti dell’ospedale di Alzano e i 9 di Bergamo. Il pm ha dato il nulla osta alla restituzione alla famiglia delle salme di mamma e figlia che verranno composte nel cimitero islamico di Colognola.

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