20 INDAGATI PER LA TRAGEDIA DI ALZANO

Venti persone tra medici e ostetrici di due ospedali risultano indagati nel fascicolo che il pm Carmen Pugliese nelle ultime ore ha aperto per omicidio colposo sulla morte della mamma 36enne, e della figlioletta, avvenuta durante il parto. Undici sono dipendenti dell’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano dove martedì scorso era stata portata la donna e dove, nel corso del parto, un cesareo d’urgenza, era morta la bimba; nove sono invece personale dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove nelle ore successive era morta la donna originaria del Burkina Faso. L’iscrizione nel registro degli indagati in questa fase è un atto dovuto in vista dell’autopsia in programma la prossima settimana. Si tratta infatti di fornire la facoltà a queste venti persone di nominare un consulente che segua l’esame autoptico. Il pm conferirà l’incarico a un medico legale, ma anche a un ostetrico-ginecologo che possa far luce sulle cause del decesso della piccola. La giovane mamma abitava da anni a Torre Boldone con il marito connazionale, e due figlie di 7 e 11 anni. Sulla vicenda di Alzano, si è mosso anche il ministero della Salute: ieri è stato reso noto che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inviato una task force di ispettori del ministero per accertamenti sull’accaduto all’ospedale «Pesenti Fenaroli»; gli ispettori saranno sul posto nei prossimi giorni per acquisire atti e testimonianze . Intanto, in un comunicato congiunto sia l’Asst Bergamo Est sia l’Ats, Agenzia per la tutela della salute, di Bergamo, si dicono a disposizione degli ispettori per qualunque approfondimento riguardo agli accertamenti: «Si conferma la ricezione da parte del ministero della Salute dell’informativa della visita ispettiva che sarà effettuata nei prossimi giorni relativamente al decesso della signora Robertine Guira e della sua neonata. Si ribadisce la massima collaborazione per gli approfondimenti delle dinamiche legate all’evento».

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