SGOMINATA BANDA CRIMINALE
E' un 47enne noto pregiudicato di Paderno Franciacorta il capo della banda criminale sgominta dai carabinieri di Breno, dopo un grave episodio, verificatosi a Esine nella mattina del 12 luglio scorso. Complici i figli: due maschi rispettivamente di 28 e 20 anni, oltre a una ragazza 23enne. La proprietaria della casa nella quale i ladri avevano fatto irruzione era appena uscita dall’abitazione e all’interno, al piano superiore, era rimasto il figlio minorenne che stava dormendo. Il suo sonno era stato però interrotto dai rumori derivati dalla forzatura del portone d’ingresso. Il minore resosi conto di quanto stesse accadendo contattava la madre dopo essersi chiuso nella propria stanza. La donna giunta all''abitazione di Plemo, davanti all’ingresso incrociava uno dei ladri che stava rovistando all’interno dei mobili in cucina. Lo sconosciuto, per garantirsi la fuga, si avventava contro di lei e l’ha spinta violentemente, scappando di corsa verso il complice che lo stava aspettando in auto. La rapina ha dato il via ad un’intensa attività investigativa, svolta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Breno. Dal 12 luglio al giorno di Ferragosto i quattro sinti si sono resi autori di altri furti nel territorio della valle. Gli obiettivi da colpire venivano scelti senza aver eseguito preventivi sopralluoghi. I topi d’appartamento sceglievano aree residenziali, lontane dai centri e dalle principali vie di comunicazione. Colpivano normalmente durante le ore diurne, approfittando dell’assenza da casa dei residenti, per entrare all’interno forzavano con dei grossi cacciaviti i portoncini d’ingresso o le finestre. Il GIP, in considerazione dei loro numerosi precedenti penali, tutti relativi alla commissione di furti in abitazione, e considerati gli esiti dell’attività investigativa ha emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nel provvedimento restrittivo il loro modus operandi è stato definito “collaudato e ripetuto nel tempo con inquietante frequenza”. I quattro sono stati tratti in arresto e associati al carcere di Brescia. I reati contestati sono quelli di concorso in rapina, furti in abitazione, ricettazione, lesioni personali e porto di oggetti e strumenti atto allo scasso.
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