PICCHIAVA LA COMPAGNA
5 accessi al pronto soccorso in 5 mesi con evidenti segni di percosse sul corpo non sono passate inosservate al personale sanitario che collabora con le forze dell'ordine quando si tratta di attivare il codice rosso, ovvero il codice che attiva tutta la rete antiviolenza a protezione delle donne vittima di violenza. Così i carabinieri della compagnia di Breno, pur in assenza di una denuncia, hanno svolto le indagini condotte dal Sost. PM Bernardi che hanno portato il giudice a disporre per l'uomo, un26enne tunisno non in regola con i documenti di soggiorno e già conosciuto dai militari per precedenti per spaccio di droga, l'obbligo di avvicinarsi alla compagna, una 29enne della valle. Obbligo non rispettato e così i militari sono interventi, su mandato del gip del Tribunale di Brescia, arrestando di nuovo il pregiudicato, già finito in manette nel 2020 per detenzione e spaccio di cocaina. Il codice rosso ha permesso di allontare così l'uomo dalla vittima, la quale non solo non ha voluto presentare denuncia ma ha anche cercato di difendere il compagno violento, nonostante le continue aggressioni che la donna subiva senza ribellarsi. L'ultimo referto del pronto soccorso riportava una prognoso di 30 giorni per le botte ricevute. Questa prova insieme ad altre testimonianze hann portato il 26enne in carcere a Brescia. L’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Breno, durante le festività natalizie, si è concentrata soprattutto sul rispetto delle disposizioni impartite dall’ultimo decreto governativo che ha limitato notevolmente gli spostamenti nei comuni della valle, in particolare dei cittadini, provenienti dalle altre province lombarde, diretti nel comprensorio di Vezza d’Oglio, Temù e Ponte di Legno per raggiungere le seconde abitazioni. Posti di blocco sono stati istituiti lungo la SS 42, sia nella zona di Pisogne e Darfo Boario Terme, che a Berzo Demo e Malonno. Durante i controlli i militari della stazione di Esine hanno fermato una 40enne che si stava spostando da casa verso il luogo di lavoro, che era risultata positiva al Covid in seguito al tampone eseguito a metà dicembre, ma asintomatica. E' stata quindi fatta tornare a casa. Un 49enne di Angolo Terme è stato invece denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica. Fermato alla guida della sua autovettura dai militari del radiomobile risultava avere un tasso di 1,93 g/l. Gli è stata ritirata la patente e sequestrata l'auto. Non è finita meglio a un 56enne di Costa Volpino che è stato fermato dai carabinieri della Stazione di Darfo Boario Terme; nella sua auto è stato rinvenuto un involucro contenente 20 grammi di marijuana. La perquisizione è stata poi estesa alla sua abitazione. Nella camera del figlio 24enne i carabinieri hanno trovato due dosi di erba, in quella della figlia 21enne sono state invece sequestrate 5 dosi di marijuana e 1 di hashish. Padre e figli sono stati segnalati alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti. La patente di guida del genitore è stata ritirata.
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