DISSESTO IDROGEOLOGICO, FONDI DALLA REGIONE
nostro territorio causando in alcuni casi danni ingentissimi, da Regione Lombardia arriva una nuova tranche di fondi, destinati a sostenere le opere contro il dissesto idrogeologico dei Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Per la Bergamasca in arrivo la somma di un milione e 220.293 euro da spalmare su 18 paesi. Tra le località interessate dai finanziamenti figurano Sovere (45 mila euro), Ardesio (99.990 euro), Monasterolo del Castello (44.996 euro), Parre (100 mila euro),Gromo (64.502 euro), Peia (58.437 euro), Alzano Lombardo (58 mila euro), Oltre il Colle (99.903 euro), Fonteno (33.750 euro) e Gorno (13.884 euro). Risorse rese disponibili su proposta dell’assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli comuni Massimo Sertori che – su tutta la Lombardia – ha dato il via libera all’erogazione di 7,7 milioni di euro per quei Comuni che, nel settembre 2019, erano finiti nella graduatoria per l’assegnazione di fondi destinati alla messa in sicurezza del reticolo idrico minore e al ripristino di dissesti potenzialmente pericolosi. Con la prima assegnazione del contributo regionale di 16,6 milioni di euro, già liquidato, erano stati finanziati complessivamente 196 Comuni lombardi sul totale dei 406 ammessi al bando. La seconda tranche di finanziamento – pari, appunto, a 7,7 milioni di euro – fa sì che ulteriori 102 Comuni della Lombardia possano beneficiare del contributo regionale. “Si tratta di una boccata d’ossigeno per i Comuni di piccola dimensione, spesso esclusi dalle graduatorie delle grandi opere e un aiuto apprezzato dai nostri amministratori”, ha affermato il Consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, Giovanni Malanchini . “Attraverso questi finanziamenti – spiega - diamo ai piccoli Comuni la possibilità di realizzare opere di manutenzione del territorio a seguito dei danni causati da fenomeni naturali, ma anche interventi di prevenzione e mitigazione del rischio che possano scongiurare danni a cose e persone”.
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