IL GRIGNA LIBERATO

Regione Lombardia ha stanziato 800.000 euro e 200mila sono stati messi a disposizione da fondi ministeriali per la Protezione civile per un intervento importante che si attendeva dall'ottobre 1993, quando la frana Sesa fece sentire la sua voce portando grandi quantità di materiale lapideo nel torrente Grigna. La prima fase di asportazione del materiale accumulato in alveo per ben 26 anni ha riguardato il territorio di Berzo Inferiore e sono ormai ultimati. Da parte dei privati che posseggono appezzamenti di terreni nelle vicinanze del Grigna c'è stata molta disponibilità per concedere le aree quali zone di accumulo provvisorie del materiale asportato dall'alveo, per circa 130mila metri cubi, gran parte del quale viene poi riutilizzato per le opere spondali. I lavori effettuati di fatto riportano il livello di scorrimento del torrente nella sua sede naturale, con beneficio idraulico, oltre che naturalistico e biologico. I lavori in corso, giunti a circa il 20% dell'intervento complessivo, sono stati delegati alla Comunità montana di Vallecamonica dal Comune dei Berzo Inferiore tramite apposita convenzione, che ne ha previsto la progettazione, 'appalto, l'esecuzione, la direzione lavori e la contabilizzazione finale ad opera del personale tecnico dell'Ufficio Foreste e Bonifica montana. Sempre sull'asta del Grigna in territorio di Bienno si stanno svolgendo lavori con analoga procedura, dell'importo di 350.000 euro. In territorio mdi Esine era già stato fatto un intervento in somma urgenza finanziato da Regione Lombardia a seguito dei fatti alluvionali del 29 ottobre 2018.

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